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FONDAZIONE UMBRA CONTRO L'USURA

Redazione

FONDAZIONE UMBRA CONTRO L'USURA

Mer, 12/12/2007 - 15:10

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L'attività di prevenzione esercitata dalla Fondazione umbra contro l'usura nel 2006 è fortemente diminuita negli ultimi due anni per mancanza di risorse finanziarie a fronte delle richieste pervenute. Lo ha detto in Consiglio regionale Oliviero Dottorini, presidente della prima Commissione consiliare e relatore unico sulla attività svolta , all termine della quale l'assemblea, senza alcun voto come previsto dalla legge ha preso atto della esposizione . Dottorini che ha parlato “un crollo degli interventi rispetto al 2004 e di un ulteriore dimezzamento sul 2005”, ha comunque evidenziato, sia il recente aumento dei fondi di 100 mila euro per quest'anno, sia la capacità dimostrata negli anni dalla istituzione di risolvere molte situazioni familiari e di piccole attività commerciali; mentre le categorie più a rischio sono soprattutto “i lavoratori dipendenti, i commercianti, gli artigiani ed i pensionati”.Il fenomeno usura, ha detto Fiammetta Modena, capogruppo di Fi, intervenendo subito dopo Dottorini, “è una spia evidente della situazione umbra della quale molti di noi non hanno chiara la percezione e la portata del fenomeno in tutta la sua pericolosità”. Per questo, ha aggiunto Modena, “come centrodestra continueremo a chiedere maggiori risorse finanziarie, ma anche impegni a non far cadere nel vuoto la situazione denunciata dalla Fondazione e dallo stesso relatore. La lotta all'usura rientra in quel più ampio versante della prevenzione e dei problemi della sicurezza dei cittadini e delle famiglie: è altissimo il numero delle persone e delle piccole imprese che, anche inconsapevolmente, finiscono nelle maglie della criminalità legata al fenomeno”. Nella sua relazione il Presidente Oliviero Dottorini non si è fermato alla sola azione di prevenzione. In merito al tutoraggio che, consiste nell'ascoltare le centinaia di persone che si rivolgono alla Fondazione, Dottorini ha aggiunto, “la Fondazione si è limitata all'assistenza tecnica per mancanza di fondi”. Sul soccorso alle vittime dell'usura, invece si è intervenuti soprattutto mediante fideiussione, facendo carico alla Fondazione di rimborsare la differenza tra il tasso bancario praticato e quello legale e di intervenire con erogazioni dirette da restituire nel termine di cinque anni ed assistenza (psicologica, legale, commerciale e bancaria). Dall'analisi effettuata, in Umbria, ha aggiunto Dottorini, “si riscontra nell'ultimo quadriennio un limitato aumento di denunce: dalle 37 del 2001 si è passati alle 46 del 2002, alle 51 del 2003, alle 53 dell'anno 2004 e da ultimo alle 55 dell'anno 2005. In tale contesto è continuata l'attività di soccorso alle vittime. Alle 85 domande presentate negli anni precedenti si sono aggiunte le 4 istanze presentate nel 2006, delle quali 3 sono state accolte: il che porta a 53 le domande accettate. Poiché le insolvenze sono scese al 22 per cento rispetto al 265,6 dell'anno precedente. E' evidente che circa i tre quarti delle vittime ha onorato puntualmente l'impegno di restituzione, anche grazie all'intervento della Fondazione che non consegna somme di danaro alle vittime, ma le assiste e nel periodo successivo alla delibera di intervento”.Sull'attività di prevenzione che nel 2006 ha assegnato alla Fondazione complessivamente di 7.173.319,83, ha aggiunto Dottorini, “in undici anni sono state accolte 452 domande sulle 1.029 presentate, per un totale di garanzie pari a 12. milioni e 938 mila euro”. Nel caso della prevenzione Dottorini ha parlato di “bilancio comunque positivo, in quanto molte situazioni personali e familiari sono state risolte, numerose piccole attività commerciali ad artigianali sono state sanate, e buona parte degli assistiti ha onorato l'obbligo di restituzione consentendo così nuovi interventi”. Anche nell'anno 2006, ha detto Dottorini, “le categorie risultate più a rischio sono: i lavoratori dipendenti, i commercianti, gli artigiani ed i pensionati”. In ultimo, dopo aver definito proficua l'attività svolta dalla Fondazione nel 2006, sia pure con i limiti conseguenti alla modestia delle risorse, Dottorini ha ricordato come, di recente, “in sede di approvazione dell'assestamento di Bilancio 2007, il Consiglio regionale ha incrementato di 100 mila euro lo stanziamento in dotazione alla Fondazione medesima”.


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