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Fondazione Loreti, numeri importanti per il centro maternità aperto in Uganda

Oltre cento nascite, migliaia di accessi all’ambulatorio e centinaia di vaccinazioni. A circa un anno dall’apertura del reparto di maternità di Oluku, in Uganda, realizzato in collaborazione con il Centro Internazionale per la Pace tra i popoli di Assisi, il contributo della Fondazione Giulio Loreti vede i primi frutti. In un paese dove muoiono di parto circa 16 donne al giorno, il nuovo reparto di maternità nel villaggio di Oluku, nel distretto di Arua, ha visto nascere da aprile a luglio di quest’anno 103 bambini: quasi due bambini al giorno. Un numero significativo, che testimonia come molte donne scelgano di partorire in condizioni sicure, assistite da personale qualificato.

Lo sguardo della Fondazione Giulio Loreti Onlus si è rivolto verso l’Africa nel 2010, nel decennale della scomparsa di Giulio Loreti, aderendo con gioia alla campagna di raccolta fondi promossa dal Centro per la Pace di Assisi, destinata alla realizzazione di un reparto di maternità in Uganda. Oggi il reparto di maternità da sogno è divenuto realtà: una struttura fornita di luce e acqua, pulita e funzionale dove, oltre a garantire assistenza durante il parto a migliaia di donne, si possono effettuare controlli prima e dopo il parto, vaccinazioni e monitoraggio costante ai bambini. Nella struttura è inoltre possibile usufruire di servizi per la prevenzione e la cura dell’HIV.

I numeri dell’ultimo trimestre sono confortanti: 365 le cure prenatali prestate, 103 i parti portati a termine, 534 le vaccinazioni effettuate (prevalentemente AntiTetanica), 1496 gli accessi all’ambulatorio e 634 i ricoveri. Nel trimestre aprile-luglio 2013, inoltre, sono stati stanziati fondi per acquistare 50 tipi di medicinali diversi, essenziali per l’attività della struttura di Oluku. Il reparto di maternità, che porta il nome della Fondazione Giulio Loreti, oltre ad essere una risorsa fondamentale per i circa 70 mila abitanti del luogo, riveste anche un’importanza sociale e culturale poiché al suo interno vi lavorano sei persone: un’ostetrica qualificata, un’iscritta ad Ostetricia, un’infermiera professionale, un’assistente di laboratorio, un guardiano e un impiegato generico che si occupa delle pulizie e della cucina.

Ma le difficoltà sono molte in Uganda e il “lavoro” della Fondazione Loreti non finisce qui. Il sostegno della Onlus, infatti, continua e sono molti i progetti per il futuro. Alcuni riguardano la sicurezza del centro, che grazie all’acquisto di un cancello, sarà meno vulnerabile da attacchi esterni, altri l’arredamento e la pulizia del reparto. L’idea sposata dalla Fondazione Giulio Loreti con un ulteriore contributo è quella di garantire maggiore igiene e pulizia nei locali attraverso il piastrellamento della sala travaglio, l’acquisto di nuovi letti e biancheria, comodini e sedie e infine procedere con la verniciatura della struttura rendendola così molto più accogliente.

Quello di Oluku è un progetto importante, in cui la Fondazione Loreti crede molto, convinta che il compianto Giulio avrebbe sicuramente apprezzato e sostenuto l’idea di assicurare e migliorare la vita a chi è meno fortunato di noi.