Il Comitato di Indirizzo della Fondazione Carit ha approvato il Programma pluriennale e il Documento Programmatico Previsionale del 2024, con cui viene fornito il piano per l’anno a venire, aggiornato alle previsioni economico-finanziarie e all’attività istituzionale della Fondazione rispetto a quanto indicato nel Documento Programmatico triennale.
Per quanto riguarda gli investimenti in immobili, per l’esercizio 2024 non è stato previsto di investire in unità immobiliari significative, avendo già acquistato nel 2022 il piano nobile di palazzo Morelli in via L. Silvestri a Terni. Il patrimonio sarà, dunque, in parte destinato alla manutenzione straordinaria del palazzo, che interesserà il rifacimento degli impianti e degli infissi, il restauro delle facciate esterne, la messa in sicurezza di tutti i dipinti murali, degli affreschi e dell’antico pavimento del “salone delle feste”, onde rendere fruibile l’immobile a beneficio della collettività.
La Fondazione Carit ha potuto mantenere il 31esimo posto tra le fondazioni italiane, occupando la 14esima posizione tra quelle medio/grandi con un patrimonio di 230.444.911 di euro. La Fondazione sarà quindi in grado di garantire anche nel 2024 un costante sostegno agli enti pubblici e del terzo settore, riuscendo a mitigare gli effetti del periodo di crisi grazie all’utilizzo del Fondo Residui passivi, che ammonta a circa 16 mln e potendo attingere, in caso di bisogno, al Fondo Stabilizzazione erogazioni, che al 31/12/2022 ammonta a oltre 14 mln. Sostanzialmente in linea con le altre Fondazioni, la Fondazione Carit si attesta leggermente al dì sotto del trend nazionale per quanto riguarda le erogazioni inferiori a 5000 euro (0,4%) e quelle pluriennali (5,6%), mentre ha deliberato una percentuale più alta-il 93,9%- rispetto all’andamento di sistema per quanto riguarda gli interventi annuali superiori a 5000 euro. Anche per quanto concerne l’erogazione a soggetti pubblici e privati, la Fondazione Carit è in linea con le consorelle, avendo deliberato il 26,1% degli interventi in favore dei primi e il 73,9% per i secondi. La media nazionale è 18,7% per i soggetti pubblici e 81,3% per i privati.
Per il triennio 2024/2026 la Fondazione ha individuato i seguenti settori di intervento: Ricerca scientifica e tecnologica; Arte, attività e beni culturali; Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa; Educazione, istruzione e formazione; Volontariato, filantropia e beneficenza; Settore statutario ammesso; Sviluppo locale. L’attenta politica di bilancio perseguita dalla Fondazione consente di poter prevedere per l’anno 2024 risorse per complessivi 3.406.513 euro, stimate sulla base del preconsuntivo 2023. Le risorse potrebbero essere costituite, oltre che dal risultato dell’avanzo di esercizio 2023, anche da eventuali ulteriori importi rivenienti da reintroiti/revoche di residui passivi.
La Fondazione potrà orientare la sua attività prevalentemente al sostegno di progetti di ricerca in ambito bio-medico, scientifico-tecnologico e socio-economico-finanziario, in collaborazione con le realtà universitarie e sanitarie insistenti sul territorio di pertinenza. L’importo disponibile per l’attività erogativa in questo settore ammonta a 100.000 euro.
L’importo assegnato a questo settore è di complessivi 700.000 euro.
A questo settore sarà riservato un importo 329.376 euro pari al 9,67% delle disponibilità prevedibili nell’esercizio.
L’impegno in questo settore sarà di 300.000 euro con una percentuale dell’8,80%.
A questo settore sarà assegnato un importo di 300.000 euro pari all’8,80% delle risorse disponibili.
A questo settore sarà assegnato un importo di 957.137 euro.