Duecentosei mila euro di contributi divisi in quattro settori: arte, attività e beni culturali; volontariato, filantropia e beneficenza; educazione, istruzione e formazione; ricerca scientifica e tecnologica. E’ quanto mette in campo la Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto per il 2018, confermando così anche per quest’anno il suo impegno per il territorio e per le tante attività che vi si svolgono. Con una grande novità: da quest’anno le modalità di erogazione cambiano radicalmente, puntando sul “Rol”, il sistema di richieste online.
A presentare il cambiamento – presso la Sala Frau gremita di gente – è stato il presidente della Fondazione Carispo, Sergio Zinni, affiancato dal segretario generale Alessandra Villalta. Che poi hanno lasciato la parola ad un esperto che ha spiegato nel dettaglio il bando e le procedure, fornendo anche suggerimenti utili affinché il proprio progetto possa essere accolto e quindi finanziato. Ad essere privilegiate, quindi, saranno non tanto le belle idee, quanto quelle effettivamente realizzabili. Maggiore punteggio anche per i progetti che introducono innovazione.
Nel dettaglio, al settore dell’arte saranno destinati complessivamente 100mila euro, per il volontariato 62mila euro per il settore educativo 20mila mentre per la ricerca scientifica e tecnologica 24mila euro. Vari i criteri di valutazione che porteranno poi a finanziare solo i progetti che ottengono almeno 60 punti su 100. Il 20% dipenderà dalla coerenza progettuale tra i bisogni rilevati, gli obiettivi, le azioni e le metodologie proposte; altrettanto per l’innovatività e idem per la rilevanza per il territorio di svolgimento del progetto. Il 15% della valutazione riguarderà dalla sostenibilità economica dell’iniziativa, mentre il 5% dalla capacità di creare partenariati nel progetto (ma i partner scelti non potranno chiedere contributi alla stessa Fondazione Carispo per altre iniziative). Ad incidere per un altro 5% saranno i cofinanziamenti propri e/o dei soggetti partner. All’esperienza maturata nella realizzazione di iniziative analoghe, capacità di gestire professionalmente l’attività e reputazione viene assegnato il 10%; infine il 5% per la qualità e la rilevanza delle attività comunicative previste.
Possono presentare il proprio progetto (ne è ammesso soltanto 1, tranne il Comune di Spoleto che potrà avanzarne al massimo 3) tutti i soggetti previsti dal Regolamento dell’attività istituzionale all’art. 8. Devono essere costituiti da almeno 2 anni (alla data di presentazione della richiesta stessa) e devono avere sede legale nei comuni di Spoleto, Giano dell’Umbria, Castel Ritaldi, Campello sul Clitunno, Norcia e Cascia. I partner non sono obbligatori ma sono un elemento positivo in sede di valutazione e, come già detto, non potranno in alcun modo, diretto o indiretto, essere destinatario del contributo.
Prima di presentare la domanda per il contributo, però, i richiedenti dovranno accreditarsi (attraverso il responsabile legale), fornendo tutti i documenti relativi all’ente, come statuto, atto costitutivo, bilancio. Documenti che già in passato dovevano essere allegati alla domanda cartacea. La novità però è che tutto dovrà essere fatto online, attraverso il “Rol”, ed una volta soltanto. I documenti rimarranno infatti nel “cervellone” e non dovranno più essere forniti in futuro alla Fondazione Carispo. Una volta in regola con l’accreditamento, potrà essere presentato il progetto, sempre online. Il tutto va fatto entro fine aprile 2018, con il suggerimento a non aspettare l’ultimo minuto per evitare intoppi informatici.
Tutte le informazioni utili, compreso il bando, sono disponibili cliccando qui