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Fondazione Burri, Cda spaccato / “Inadeguate le nomine comunali”

“Alla fine i nodi vengono al pettine: come era facile prevedere le problematiche interne alla Fondazione Burri sono emerse in maniera eclatante nella prima riunione del nuovo CdA. Di fatto è emersa fatto una spaccatura verticale che ha impedito la nomina del Comitato ristretto di gestione”. Così il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fd'I) per il quale “la mancanza di trasparenza che ha caratterizzato gli ultimi anni ha trovato compimento in una lotta di potere che ha incrinato, se non antiche alleanze, almeno collaudate convivenze. Di fatto – spiega – si sta tradendo la volontà del Maestro di valorizzare la città con lo scontro di potentati che poco hanno a che fare con il bene comune”.
Per Lignani Marchesani “emerge, purtroppo, l'inadeguatezza delle nomine comunali, stabilite con una vergognosa logica di maggioranza, che avevano da subito il dovere di informare la città sulla situazione creatasi, invece di perseverare nel comportamento omertoso che ha caratterizzato gli ultimi anni, venendo immediatamente meno all'impegno preso solennemente in Commissione consiliare di riportare alla massima Assise cittadina ciò che avviene in Fondazione. Non è questo il clima giusto per gestire gli eventi per il centenario della nascita del Maestro. Ancora una volta – conclude il consigliere regionale – chi ha responsabilità di gestione e di scelta a Città di Castello ha esercitato male la propria funzione”.

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