Sotto al Torrino, si torna a parlare di primarie, con l’obiettivo di uscire dallo stallo in cui la coalizione progressista (Pd, M5S, Foligno in Comune, PattoX Foligno, Foligno 2030) è caduta dopo la fase dei tavoli, in cui ogni forza ha portato una propria proposta di nomi. Così Foligno 2030 rompe gli schemi: dice sì alle primarie e lancia il suo nome, quello di Mario Gammarota.
Foligno 2030 ha deciso di rilanciare puntando su questo metodo per la scelta del candidato e gettando nella mischia anche un proprio nome, il consigliere comunale Mario Gammarota. “Gammarota – dicono – si è distinto in questi 5 anni per un’opposizione molto dura alla Giunta Zuccarini, ma anche assolutamente costruttiva: sue le proposte dell’opposizione approvate dal Consiglio comunale, come ad esempio quelle in tema di sostenibilità ambientale (“Un albero per ogni nato” ed il “Divieto all’utilizzo di palloncini in aria e di coriandoli in plastica”), oppure progetti sulla “Memoria”, come il progetto sulle “Le pietre di inciampo” che tra l’altro verrà inaugurato dall’Amministrazione proprio in questi giorni”.
L’obiettivo è la partecipazione: “Foligno 2030 è un laboratorio di partecipazione civica e intende proporsi come elemento innovativo della coalizione. Nelle ultime settimane l’ipotesi delle primarie era stata accantonata in quanto non considerate soluzione risolutiva da una parte della coalizione. Si è tentata una strada condivisa con i partecipanti alla coalizione, al fine di individuare il candidato Sindaco sulla base di caratteristiche concordate, quali l’esclusione di qualsiasi candidato che avesse rivestito ruoli di rilievo nelle passate e più vicine amministrazioni”. In questi propositi però non mancano stilettate ai 5 Stelle: “I metodi ed i veti incrociati che hanno contraddistinto la recente fase di trattativa hanno provocato la situazione di stallo a cui assistiamo nella scelta del/la candidato/a. A questo punto chiediamo senso di responsabilità a coloro che hanno provato a percorrere strade che si stanno rivelando senza soluzione, uscendo tra la gente, tra i nostri elettori, così da condividere la scelta del nome che guiderà questa coalizione progressista. Crediamo che le Primarie possano essere la via maestra per superare l’impasse che si è creato a seguito della candidatura dell’avv. Mariani: criticità sorte anche da una incomprensibile posizione, cioè quella di evitare ex amministratori senza fare un distinguo relativamente all’importanza della figura proposta, che ha contribuito in vari campi allo sviluppo della città pur restando estraneo alla politica cittadina negli ultimi decenni. Abbiamo compreso le esigenze di una parte della coalizione di mandare alla città un segnale forte di discontinuità rispetto ai tempi recenti. Avremmo infatti capito l’esclusione di amministratori di quelle Giunte che vedevano i componenti dell’attuale coalizione divisi tra i banchi della maggioranza e dell’opposizione; mentre riguardo a Giunte precedenti, relative a sistemi elettorali e sistemi amministrativi completamente rivoluzionati, continuiamo a non comprendere la necessità di aver posto le condizioni emerse”.
“Foligno 2030 propone la partecipazione dei cittadini non solo per la scelta del candidato Sindaco, ma anche per la costruzione del programma. Cinque anni fa realizzammo il nostro programma elettorale con la partecipazione attiva di oltre 500 cittadini, sulla base degli obiettivi e dei principi dell‘Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Alla stessa stregua anche oggi abbiamo attivato tavoli tematici aperti e nelle prossime settimane organizzeremo iniziative partecipative in cui ogni cittadino avrà l’opportunità di proporre le proprie idee e le proprie priorità per il futuro della città. Foligno 2030 non ha paura del coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine nelle proprie scelte. Chiediamo anche agli altri lo stesso coraggio”.
L’asse della coalizione inizia dunque a spostarsi verso le primarie, dopo che erano state lanciate per primi da Foligno in comune. Andrà chiarito quali saranno le regole per l’eventuale consultazione. Ovvero: chi, in questi mesi, era rimasto fuori dai giochi perché ex amministratore potrà partecipare? Tutto da vedere. Di sicuro, intanto, il fatto che il centrosinistra abbia chiuso su Vittoria Ferdinandi a Perugia, lascia intendere che ora, sulle scrivanie di tutti i segretari della coalizione, ci sia il dossier Foligno come prioritario.