Foligno terza realtà di Umbria Jazz, dopo Orvieto e naturalmente Perugia. È in questa direzione che intende lavorare l’associazione Young Jazz del presidente Pier Luigi Metelli, che pochi giorni fa ha chiuso con successo la sua dodicesima edizione. Una cinque giorni di concerti andati sold out ed un pubblico sempre di più in crescita, a dimostrazione che la linea giovane, sperimentale ed innovativa che lo caratterizza piace e anche parecchio. “Questo nostro approccio, il jazz delle ‘nuove generazioni’ e di ‘nuova generazione’ – ha detto al riguardo Metelli – che abbraccia una molteplicità di generi e di stili e i nostri progetti musicali legati al sociale, rende palese ed evidente anche quello che il sindaco Mismetti, ha ribadito più volte. E cioè, che Foligno e Young Jazz sono ormai una consolidata e unica realtà, che dopo 12 anni di esperienza può dare un contributo al jazz in Umbria. Ed è per questo, che già da tempo sul tavolo della Fondazione Umbria Jazz c’è una proposta volta a fare di Foligno quello che in realtà già è, ovvero una terza anima del mondo del jazz in Umbria puntando sulla ricerca e guardando ai nuovi orizzonti della musica jazz e alle nuove generazioni”. Nell’agosto 2015, infatti, l’associazione – oggi guidata da Pier Luigi Metelli – aveva chiesto alla Fondazione presieduta da Carlo Pagnotta l’opportunità di una condivisione di alcune linee guida, di un più articolato percorso da definire tra le parti, volto allo sviluppo ed alla maggiore implementazione dei reciproci rapporti. Questo anche in virtù della natura di Young Jazz che, nelle intenzioni dell’associazione, non ha mai voluto essere “un doppione ma semmai uno stimolo necessario e complementare”. Per Pier Luigi Metelli ed il suo staff, dunque, la collaborazione tra Perugia e Foligno, nei fatti già avanzata, potrebbe portare con l’istituzionalizzazione di questi percorsi a reciproci benefici”. Considerazioni che hanno spinto l’amministrazione Mismetti a scendere in campo e ad inviare, lo scorso mese di febbraio, una nota alla Fondazione di Carlo Pagnotta, chiedendo “un incontro formale per individuare le modalità di un eventuale percorso”. Una collaborazione che, per lo stesso sindaco folignate, “potrebbe prevedere anche l’eventuale adesione del Comune alla Fondazione di partecipazione di Umbria Jazz”. Una nota, quella inviata dall’amministrazione folignate, che ora viene rilanciata pubblicamente, chiedendo “quanto prima l’avvio ufficiale di un confronto all’interno del consiglio di amministrazione della Fondazione volto a condividere i prossimi passi da percorrere congiuntamente con tutti i soggetti interessati”. Intanto per gli amanti del jazz, l’appuntamento con la kermesse folignate è per il 2017, quando Young Jazz spegnerà 13 candeline.