Cronaca

Foligno, il terremoto ha danneggiato alcune chiese

Anche questa volta le chiese del territorio folignate sono state pesantemente colpite dalla crisi sismica. I danni per fortuna non sono particolarmente preoccupanti, ma il patrimonio storico artistico è stato comunque ferito. In via precauzionale, nei giorni scorsi sono state chiuse tutte le chiese, comprese quelle di costruzione più recente. Una decisione voluta, da una parte per evitare possibili episodi di panico, e dall’altra per attendere gli esiti delle verifiche una volta passata la piena emergenza. Gli edifici moderni stanno via via ottenendo le certificazioni di agibilità risultanti dalle verifiche dei tecnici comunali. Le chiese storiche avranno invece bisogno di un attento esame anche da parte degli uffici della Soprintendenza, che al momento è però occupata nella gestione della situazione di Norcia e dei comuni terremotati. In occasione delle celebrazioni per la chiusura del Giubileo, non è stata celebrata messa né al Duomo di San Feliciano né a San Francesco, dove si trovavano le porte sante. Intanto si spera di poter riaprire il santuario della Madonna del Pianto in via Garibaldi, in tempo per le tradizionali celebrazioni. Resta off limits la cattedrale, ospitata provvisoriamente in un apposito tendone allestito nel cortile di vicolo dell’Oratorio. Lavori di sicurezza hanno poi riguardato San Marco a Sant’Eraclio, e la chiesa di Serrone dal quale è stato tolto il puntale del campanile. Problemi ad Annifo ed alla basilica di Plestia a Colfiorito, da verificare anche il complesso di Scopoli. Attualmente viene segnalata la parziale inagibilità del seminario vescovile in via Niccolò Alunno. Resta invece ancora da capire quando verrà riaperta la piccola chiesa di San Giovanni Battista a ridosso dell’ex ospedale, ormai da anni prigioniera delle impalcature con lavori fermi da anni rispetto alla data di riconsegna.