Alle parole è affidato l’importante compito di descrivere la bella serata di giovedì 23 aprile all’Auditorium San Domenico di Foligno. Parole che, sapientemente usate, possono illustrare, informare, raccontare, testimoniare, impressionare e perfino commuovere. In questo specifico caso assumono il compito di evocare suoni, note, colori e sfumature, soprattutto per coloro che sono stati privati di alcuni sensi importantissimi: la vista e l’udito.
“I colori della musica”, questo il titolo della performance realizzata tra musica e pittura, ha unito in un’osmosi ritmata e multicolore le melodie del piano di Simona Granelli, quelle del flauto di Mario Carbotta e le pennellate veloci e sicure di Luigi Frappi, autore dell’opera che si è delineata al cospetto dei sinuosi brani di Nino Rota, Claude Debussy o Francis Paulenic . Una sinfonia orchestrata magistralmente dai sei club service della città umbra, Inner Wheel, Lions, Kiwanis, Rotary, Rotaract e Soroptimist, che ancora una volta, com’era già successo il 12 febbraio di questo stesso anno in favore della lotta al Neuroblastoma infantile, hanno voluto dar corpo a un progetto animato dal medesimo sentimento di partecipazione e vicinanza alle sofferenze delle persone meno fortunate. I beneficiari dei fondi saranno gli utenti della Lega del Filo d’oro, ONLUS fondata nel 1964 a Osimo, dedicata all’assistenza ealla riabilitazione di persone sordocieche, con il compito primario di reinserire e recuperare i non vedenti privi di udito e i pluriminorati psicosensoriali.
Il Lions Club manda un pensiero sincero di gratitudine all’Amministrazione Comunale di Foligno che ha patrocinato con generosità l’iniziativa, e agli sponsor – Farchioni e Winner con l’entusiamo di Augusto Arcangeli – che permeati da un forte senso di liberalità hanno sostenuto il progetto fin da principio, dimostrando grande affetto e partecipazione. Ringraziamenti anche alla presentatrice della serata, Ambra Cenci e tutti i numerosi soci dei sei club service. L’iniziativa costituisce un altro importante tassello, una preziosa testimonianza della fruttuosa collaborazione tra associazioni, enti pubblici e privati della zona, con la speranza che sensibili iniziative di questa portata possano ripetersi sovente in futuro.