La prima edizione a stampa della Divina Commedia, datata 11 Aprile 1472, avvenne a Foligno, ad opera del prototipografo di Magonza, Johannes Neumeister, che lavorò insieme ad Evangelista Angelini e in stretta collaborazione con lo zecchiere pontificio folignate Emiliano Orfini.
Un po' meno conosciuto è perché avvenne l'incontro tra Neumeister con i rappresentanti della cultura folignate del XV secolo.
La diaspora dei primi tipografi tedeschi, avvenuta dopo il sacco di Mainz (Magonza) del 1462, portò molti di loro ad attraversare le Alpi e a percorrere la penisola, alla ricerca di mecenati che potessero finanziare la nuova ‘artem-artificialiter-scribendi'.Uno di loro, Johannes Neumeister, allievo di Johann Gutemberg, giunse a Foligno nel 1463, come copista di manoscritti. A Foligno trovò i finanziatori dell'arte segreta: i fratelli Mariotto ed Emiliano Orfini, nobili imprenditori folignati. Emiliano, vista la sua attività di orafo e di zecchiere pontificio, con le sue capacità incisorie, disegnò le lettere e caratteri necessari per la stampa. Nacque così la prima società tipografica, che stampò, nel 1470, il ‘De bello italico adversus Gothos' di Leonardo Bruni e l'anno seguente, nel 1471, le ‘Epistolae ad familiares' di Marco Tullio Cicerone.
Terzo ed ultimo incunabolo fu la prima edizione della Divina Commedia, che vide la luce l'11 aprile del 1472.
Dal punto di vista commerciale, fu un'impresa fallimentare. Sommersi dai debiti, Neumeister e Orfini furono dapprima incarcerati e poi costretti a vendere perfino gli strumenti del lavoro e gli inchiostri.
Per l'intero mese di aprile Foligno celebra quell'evento tipografico editoriale, con interessanti iniziative culturali.