Foligno

Foligno rende omaggio a Carlo Fonzo, un personaggio della sua città

Ogni città, piccola o grande che sia, ha i suoi punti di riferimento. Che sono i suoi luoghi, che sono i suoi monumenti, che sono le sue molteplici tradizioni, ma soprattutto i suoi personaggi.

I personaggi sono tali, per l’appunto, perchè hanno caratteristiche uniche. Perchè una persona ‘normale’ diventa personaggio? Perchè la comunità, gli riconosce delle ‘doti speciali’. I personaggi diventano via via, col passare del tempo, anche dei ‘personaggi pubblici’, conosciuti e riconosciuti dai più.

Non hanno ruolo preciso nella città: sindaco, assessori, capitano, presidente di questo o di quello. Questi sono ruoli, oggi lo ricopre uno domani ne arriva un altro. Il personaggio il suo ‘vestito’ se lo cuce addosso da solo, e resta per sempre il suo. Resta per sempre il suo ruolo.

Quando ‘il personaggio’ muore, ecco, allora, diventa in qualche modo ‘leggenda’ perchè resta vivo nella ‘memoria collettiva’ della comunità. Ed ognuno poi, ne serba, nel cuore e nell’anima, un personale ricordo.

Carlo Fonzo era un personaggio di Foligno! Carlo Fonzo, ora che non c’è più restera una ‘leggenda’ di Foligno e continuerà ad essere ricordato.

Chi più personaggio di lui? In soli due giorni, sui social ognuno ha voluto ricordarlo a modo suo, le sue foto e persino il suo manifesto funebre hanno fatto il giro della rete, c’è persino chi, come estremo tributo lo ha messo come immagine di profilo sulla propria bacheca. Ma dopotutto, si fa così: ai personaggi si rende omaggio, tutti insieme e ognuno nel proprio.

“Devo essere sincero, devo dire che questa grande mobilitazione da parte della città per Carlo me l’aspettavo – ci dice il fratello, l’avvocato Mauro Fonzo – sono commosso ma non stupito perchè questa è una città che sa amare e che ha un grande cuore, sentimenti profondi. Nonostate poi – tiene a sottolineare – Carlo fosse ormai fuori città da almeno dieci anni”.

Da anni infatti era ospite in una residenza protetta a Castiglion Fiorentino in Toscana, e non ha mai voluto perdere i contatti con la sua Foligno, tanto che il fratello Mauro lo aveva riportato anche ad assistere alla Giostra della Quintana.

“Anche Carlo era molto legato a Foligno – fa sapere il fratello – quando andavo a visitarlo mi chiedeva di portargli la stampa locale, si interessava alla vita cittadina ed era un tifoso del rione Contrastanga, tanto che lo feci tornare al Campo de li Giochi per vedere la giostra. Amava stare con la nipotina e devo dire che li era comunque sereno. Ma sempre – conclude – con un occhio sulla sua Foligno”.

Caro Carlo Fonzo, ci piace immaginarti con cappello in testa, mentre fai il saluto militare che ti rende omaggio!