Carlo Ceraso
Momenti di tensione a Foligno dove un ragazzino, forse un atleta di parkour, lo sport estremo per ‘superare qualsiasi ostacolo’, ha scalato un rudere a mani nude fino a raggiungere il tetto ma senza riuscire più a scendere. Qualcuno ha notato la “bravata”, che avrebbe potuto avere ben altre conseguenze, ed ha così dato l’allarme. Polizia municipale e vigili del fuoco sono accorsi a sirene spiegate. Erano all’incirca le 14.20 quando gli agenti hanno chiuso il traffico in via Chiavellati per consentire ai pompieri di posizionarsi e cominciare le operazioni di salvataggio.
Il sedicenne nel giro di pochi minuti è stato raggiunto da un vigile del fuoco che, grazie all’ausilio di un cestello elevatore, lo ha riportato a terra. Una volta in strada il giovanissimo ha dovuto fornire le proprie generalità alla polizia municipale. Non si esclude che i genitori possano esser chiamati a rifondere le spese per l’intervento.
Non è la prima che i praticanti di questo sport hanno bisogno dell’aiuto delle forze dell’ordine per tirarsi fuori dai guai. Nata in Francia agli inizi degli anni ’80 questa disciplina, a leggere quanto riporta Wikipedia, consiste nel superare “qualsiasi genere di ostacolo”. In italia è arrivata otto anni fa sviluppandosi grazie al web che ne ha esaltato valori e proprietà. “l’approccio prevede un allenamento lento, progressivo e graduale per migliorare tutte le caratteristiche atletiche dell'individuo. Molti novizi cercano di accelerare i tempi e di imparare più rapidamente possibile, ma questo è parzialmente contrario all'ideologia di base del parkour. Difatti l'ambiente circostante, naturale o urbano, è in grado di insegnare tutto quello di cui si ha bisogno per muoversi in esso e per rispettare il proprio corpo”. Un principio che il giovane folignate non sembra aver fino ad oggi appreso in pieno.
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Foligno, ragazzino scala palazzo, salvato dai pompieri – Fotosequenza
Ven, 08/02/2013 - 17:07