Dopo anni di flessione, cresce notevolmente il numero di studenti iscritti all’indirizzo CAT (Costruzioni Ambiente Territorio) dell’Istituto tecnico tecnologico ‘Leonardo da Vinci’ di Foligno. In parte merito di una sempre maggiore richiesta di professionisti da parte degli studi tecnici, in parte per la promozione svolta tra i giovani dall’istituto stesso e dai geometri della provincia di Perugia, ma anche grazie a un forte investimento di risorse che ha consentito un’offerta formativa sempre più specialistica, aggiornata e supportata dalle più moderne tecnologie.
Nella giornata di mercoledì 11 maggio, ad esempio, nella scuola folignate sono stati presentati i risultati di due innovativi progetti professionalizzanti che hanno coinvolto due classi del corso CAT. All’incontro erano presenti, oltre a studenti e professori, anche la dirigente scolastica Simona Lazzari, Giampiero Grossi, presidente dell’Associazione geometri della Media valle del Tevere e referente del Collegio dei geometri di Perugia per gli istituti CAT della provincia, e Mauro Loreti, presidente dell’Associazione geometri di Foligno.
I geometri perugini, infatti, collaborano nella formazione degli studenti dei CAT, anche organizzando percorsi specifici per l’incremento delle competenze trasversali e l’orientamento in uscita (ex alternanza scuola-lavoro). “Noi tecnici – hanno ricordato Grossi e Loreti – partecipiamo attivamente nel percorso formativo dei ragazzi fornendo assistenza, consigli e promuovendo attività collaterali che implementano i programmi scolastici, preparando in maniera più approfondita gli studenti alla professione. All’Università degli studi di Perugia sta, inoltre, partendo adesso un nuovo corso di laurea professionalizzante triennale al cui termine, con la discussione della tesi di laurea, si è subito abilitati all’esercizio della professione. Questa è una grande opportunità poiché la figura del geometra rimane centrale nel tessuto socio-economico ed è sempre più richiesta”.
Il primo dei progetti presentati, realizzato dagli studenti della classe V sezione I e coordinato dai professori Michele Pelliccia e Fabio Stella, ha avuto come titolo Re-Project e ha riguardato la riprogettazione estetica e funzionale dell’atrio della scuola a partire dall’analisi delle criticità presenti. L’altro, dal titolo ‘Una strada per il centro del mondo – La via Flaminia come snodo culturale nella storia del territorio umbro’ è stato portato avanti dai ragazzi della classe II sezione IL, con il coordinamento delle professoresse Paola Tiburzi e Vanessa Correro. Un lavoro di ricerca e di riflessione sulla via Flaminia dal punto di vista storico, tecnico, antropologico.
“Questi lavori dimostrano – ha spiegato Stella – l’elevato livello di competenze che i ragazzi raggiungono nei cinque anni del corso. Competenze altamente spendibili nel mondo del lavoro e che coprono tanti aspetti: dalla storia e la tutela del patrimonio architettonico, per arrivare alla progettazione digitale 2D/3D, alla realizzazione di rendering e all’immersività della realtà virtuale. I professionisti del settore ci chiedono ogni anno un numero altissimo di studenti neodiplomati da inserire e far crescere nei relativi studi tecnici, che però noi non riusciamo a coprire con il numero di alunni in uscita. Un corso come questo garantisce, pertanto, un tasso di inserimento lavorativo praticamente sicuro”. “Negli ultimi quattro anni – ha commentato Lazzari – abbiamo avuto un aumento di iscrizioni al corso fino ad arrivare a formare classi stabili di oltre venti alunni. Ragazzi che diventano molto competitivi al momento del diploma. Merito anche di una nuova didattica basata sulle competenze che si collegano strettamente alla professione del geometra e di una forte collaborazione con il Collegio. Questo tipo di approccio è molto motivante per gli studenti”.