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Foligno, olio scarso e troppo caro: niente ‘bio’ nelle scuole

La pessima annata dell’olio d’oliva umbro costringe anche le pubbliche amministrazioni a fare dei passi indietro. E’ il caso del comune di Foligno che, dopo aver affidato – tramite cottimo fiduciario – la fornitura di olio extravergine d’oliva biologico per le mense scolastiche all’Associazione Frantoi in Foligno, si trova ora a dover prendere atto della rinuncia di quest’ultima comunicata il 22 di ottobre, “visto lo stato grave in cui verte la campagna olearia in corso”.

Non più olio ‘Bio’ – L’amministrazione, prendendo atto che “tutto il territorio regionale è attualmente oggetto di una vera e propria calamità, derivante da una particolare virulenza dell’attacco della mosca dell’ulivo che sta causando la perdita totale della produzione”, e che, “in particolare, sono state colpite le imprese agricole biologiche”, ha deciso di non dotare al momento le mense scolastiche di olio extravergine d’oliva biologico, anche a causa del prezzo in grande ascesa vista la scarsa produzione.

Nuova procedura – Si procederà dunque ad indire una nuova procedura di acquisto a mezzo di cottimo fiduciario per individuare un nuovo fornitore di olio extravergine. Non più biologico, ma comunque lavorato e confezionato da aziende locali. Nel frattempo, l’olio verrà acquistato presso aziende che già forniscono generi alimentari alle scuole.

Annullato l’impegno di spesa – Con la determina dirigenziale del 4 novembre scorso, pubblicata oggi all’albo pretorio online del comune, l’amministrazione folignate ufficializza la revoca dell’impegno di spesa di 10.245,16 euro assunto in favore dell’Associazione Frantoi in Foligno, che in un primo momento si era aggiudicata la fornitura di olio ‘Bio’ fino al 31 agosto del 2015.

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