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“Foligno non è bancomat dei comuni di VUS” – Il Comune deve riscuotere 5 milioni di euro

Daniele Mantucci, Capogruppo Consiliare di Rinnovamento, interviene con un’interpellanza sulla questione degli oltre 5 milioni di euro di credito che il Comune di Foligno vanta nei confronti della inadempiente VUS Spa.

Facendo seguito alla seduta del Consiglio Comunale del 15 novembre scorso, la Giunta comunale ha risposto alla domanda di Mantucci spiegando che la situazione verrà presto sistemata attraverso una compensazione tra crediti del Comune di Foligno verso La VUS e crediti della VUS verso il Comune di Foligno;
“Nonostante la formale e specifica richiesta del sottoscritto” sostiene il il Capogruppo di Rinnovamento “la Giunta non è stata in grado di dare alcuna indicazione sugli interessi maturati, in 7 anni, a favore del Comune di Foligno, che considerata l’enormità del credito sicuramente ammontano ad una somma stratosferica. La Giunta non è stata altresì in grado di precisare che per quale ragione la VUS Spa non paga il comune di Foligno, lasciando inadempiuto un debito enorme, mentre non riscuote quanto a Lei dovuto dagli altri Comuni soci, verso i quali la stessa VUS ha maturato crediti altrettanto enormi.
Il capogruppo chiede dunque che venga precisato in seduta pubblica:
1. a quanto esattamente ammontino gli interessi moratori maturati dal 2006 ad oggi in favore del Comune di Foligno nei confronti della VUS Spa, in relazione al debito di oltre 5 milioni di Euro dalla stessa VUS Spa inadempiuto;
2. quali siano i tempi e le esatte modalità della ipotizzata compensazione e comunque del recupero dell’enorme credito del Comune di Foligno;
3. a quanto esattamente ammontino i crediti vantati dalla VUS verso gli altri comuni Soci e gli interessi al riguardo maturati, ad oggi, in favore della stessa VUS
“Condiserato che il Comune di Foligno non è nelle condizioni di fungere da Bancomat dei comuni della Valle Umbra ed è solo uno dei soci della VUS SPA” continua Mantucci “il sottoscritto, in mancanza di adeguati chiarimenti, si riserva di sporgere denuncia alla Procura regionale della Corte dei Conti”.