Nella giornata di ieri il Sindaco Mismetti ha riunito il Dirigente ed il funzionario del Parco di Colfiorito con la presenza del Commissario Rosati Domenico e del Direttore della Comunità Montana per affrontare le problematiche connesse alla morìa di pesci nella zona del cosiddetto Fagiolaro.
Ricordiamo infatti che la Comunità Montana è comproprietaria di 2/3, insieme con la Regione dell’Umbria, della palude di Colfiorito.
La lunga estate siccitosa ha pressoché asciugato la zona est della palude mettendo a repentaglio la vita dei pesci presenti che, per le loro caratteristiche, non hanno potuto rifugiarsi nelle zone ove ancora l’acqua è maggiormante presente.
La forte presenza di elementi di specie ittiche alloctone quali il Carassio (Carassius carassius) e il Persico sole (Lepomis gibbosus) abusivamente introdotta da improvvidi pescatori e che mette a repentaglio, per le loro abitudini alimentari, le specie autoctone quali la Tinca (Tinca tinca) e l’anguilla (Anguilla anguilla Linnaeus) in questi giorni stanno subendo un duro colpo proprio a causa della siccità.
Si sta infatti riscontrando una forte morìa di questi pesci alloctoni che sta creando problemi igienico sanitari. Per tali motivi il tavolo tecnico/operativo ha deciso un intervento urgente idoneo alla rimozione dei pesci morti.
La Comunità Montana si è da subito attivata, reperendo risorse e attivando il Compartimento 3 di Valtopina della Agenzia Forestale Regionale, le cui maestranze stanno oggi provvedendo alla eliminazione delle piccole carcasse di pesci dalla zona del Fagiolaro. Per il momento la situazione risulta sotto controllo ma se le precipitazioni annunciate non dovessero verificarsi sarà necessario intervenire ulteriormente.
La Comunità Montana ha inoltre reperito alcune risorse per il risanamento del pontile presente nella Palude presso la casa del Molinaio in località Molinaccio i cui lavori verranno effettuati nei prossimi giorni dalla Agenzia Forestale Regionale.