“L’Agenzia delle Entrate avrebbe scoperto compensi mascherati da rimborsi per i volontari della Croce bianca di Foligno, organismo convenzionato con il servizio sanitario regionale, che svolge servizi d’emergenza, trasporti in ambulanza e assistenza ad eventi, anche fuori Regione”.
Per fare chiarezza su questo tema il consigliere regionale Maria Grazia Carbonari (M5S) annuncia la presentazione di una interrogazione alla Giunta di Palazzo Donini.
“Ci risulta – spiega Carbonari – che l’Agenzia delle Entrate avrebbe rilevato numerose criticità nell’associazione di pubblica assistenza ‘Croce Bianca’ di Foligno. Dai verbali di verifica degli ispettori, trasmessi anche alla Regione Umbria, risulta che l’associazione avrebbe versato ad alcuni suoi volontari dei rimborsi non pari ai costi effettivamente sostenuti e documentati (come invece impone la normativa), ma in base alla durate dei turni e persino della qualifica professionale (medici, infermieri, autisti, ecc.), trasformandoli, di fatto, in vere e proprie retribuzioni, con conseguenti vantaggi fiscali per l’associazione, che avrebbe così operato come una impresa privata. Il tutto sarebbe stato effettuato anche con grossolane irregolarità, ad esempio indicando nei rimborsi chilometrici targhe di automobili che i volontari in realtà avrebbero comprato solo anni dopo”.
Maria Grazia Carbonari rileva che “molti dei volontari svolgerebbero in parallelo tali professioni sanitarie e ciò sarebbe ancora più grave se fosse appurato che tale sistema di retribuzione occulta era effettivamente in vigore. Tale condotta violerebbe gravemente la normativa nazionale, regionale e le linee guida della Regione Umbria per le Onlus. Ciò potrebbe anche determinare la cancellazione dell’associazione dal Registro delle Organizzazioni di volontariato della Regione, con conseguente perdita della qualifica di ‘organizzazione di volontariato’, il venir meno di tutte le conseguenti agevolazioni fiscali, dei benefici di legge. Verrebbero inoltre risolte automaticamente delle convenzioni stipulate dalla Onlus con gli enti pubblici”.
Carbonari annuncia l’intenzione di approfondire la vicenda, “affinché gli organi regionali competenti svolgano sin da ora maggiori, costanti e più dettagliati controlli su tutte le Onlus iscritte al Registro delle organizzazioni di volontariato. Non basterà accontentarsi dei dati formali, ma bisognerà assicurarsi che non vi sia alcuna indebita utilità patrimoniale (diretta o indiretta) per gli iscritti, come impone la legge. Questo tipo di controlli vogliono garantire che i benefici che la normativa in vigore giustamente garantisce alle Onlus vadano solo a quelle che lo sono veramente e ciò proprio per evitare che si creino pericolose diffidenze generalizzate sui tanti enti che, invece, rispettano tutte le regole”.