Foligno

Tari per tutti, a Foligno la rimodulazione “non è urgente” | VIDEO: il commento di Bravi

“Le luminarie se ne andranno e le tasse resteranno”. Chiosa in maniera polemica Mario Bravi, responsabile Spi Cgil della provincia di Perugia, nel giorno del presidio della Camera del Lavoro in piazza della Repubblica contro la rimodulazione della Tari a Foligno.

Un presidio che ha visto schierata la Cgil, ma che ha incontrato anche l’ok degli altri sindacati, bypassati in una decisione da parte del Comune che avrebbe dovuto invece vederli protagonisti.

Comune che è andato dritto per la sua strada, bocciando la mozione urgente presentata dalle opposizioni nel consiglio comunale di oggi pomeriggio.

Il presidio e la mozione

Contro il metodo e il merito i sindacati, impegnati nel sottolineare come la decisione di Zuccarini sia stata contro la solidarietà e anche contro la progressività dei tributi previsti dalla Costituzione. E soprattutto senza aver minimamente intavolato una discussione con i sindacati e le parti sociali.

E una volta concluso il presidio, i sindacati sono saliti nella Sala del consiglio comunale, per assistere alla discussione.

Mario Bravi – Segretario Spi Cgil della provincia di Perugia

Qui il consigliere Mario Gammarota (Foligno 2030) ha presentato il documento, definendo la delibera di novembre di Zuccarini come “populista e insufficiente”.

“Non c’è alcuna urgenza – ha invece sostenuto Giuseppe Gallegari (Fdi) per la maggioranza – perché la delibera è di novembre e sono già arrivate 318 domande”.

Risultato? Urgenza bocciata.

Le reazioni

“Il rifiuto di confrontarsi è allucinante”, ha detto Mario Bravi dopo la discussione, annunciando un imminente incontro con le forze di opposizione. “Prendiamo atto della chiusura e continueremo la protesta”.