Come sta Foligno? La città cresce, almeno nel numero dei suoi abitanti, passando con un boom di cinquemila nuovi ‘folignati’ negli ultimi quindici anni. Calano gli immigrati ma anche la nascite.
Questo e molto altro si scopre analizzando attentamente i dati Istat dal 201 al 2017 e dai quali emergenze una ‘crescita’ della terza città dell’Umbria in controtendenza con il resto della regione, che vede Perugia, Terni, Spoleto e le altre città difronte a cali demografici anche particolarmente consistenti, soprattutto nei piccoli borghi.
Nel dettaglio: nel 2001 sotto il torrino abitavano 51.149 persone dai neonati agli ultracentenari; nel 2017 sono diventati oltre 57mila abitanti.
Ma in questi quindici anni il 2017 ha chiuso con un considerevole ‘saldo negativo’ tra nascite e morti di 276 unità, facendo così segnare una ‘battuta d’arresto’. Nascite a quota 380 e decessi a quita 656.
Se nel 2003 – ad esempio – le famiglie erano esattamente 19.246 nel 2017 ne sono state censite ben 24.671 altro riscontro si evince confrontando il ‘saldo migratorio’ con il boom di 1.281 ‘nuovi cittadini’ giunti sulle rive del Topino nel 2002 e gli appena 111 di due anni fa.
Gli immigrati provenienti da paesi esteri erano 195 nel 2002 e sono stati 159 nel 2017 in questo caso il dato è andato via via scendendo progressivamente seppure con un impennata di 726 nel 2008
Foligno si conferma quindi una città viva ed in questi ultimi anni si sta anche verificando un particolare ‘fenomeno migratorio montano’ con alcuni terremotati dell’appennino marchigiano che hanno scelto – grazie anche alle nuovi occasioni offerte dalla Ss 77 – di trasferirsi nel territorio folignate.