Categorie: Economia & Lavoro Foligno

Foligno ha bisogno di una sua banca: cittadini, categorie ed istituzioni devono costituire il comitato

A Foligno serve una banca, e devono essere gli stessi folignati a dargli vita: il progetto – seppure in stato embroniale – è già partito e l'idea è proprio quella di costituire la Cassa di Credito Cooperativo di Foligno. Ma ora a rilanciare ufficialmente l'iniziativa è il Vice Presidente del Consiglio Comunale, Francesco Mancia che – in una nota – torna a ribadire la necessitò di un istituto autonomo. “Secondo un recentissimo sondaggio la fiducia degli italiani verso le banche è ai minimi storici, ferma all'8% inferiore anche rispetto a quella verso politici. Ed anche in Umbria – rileva Mancia – la concessione di prestiti sempre più scarsi verso le imprese, ed il calo dei finanziamenti alle persone incide pesantemente. Assistiamo alla progressiva diminuzione di banche locali, attente alle esigenze del territorio e – prosegue – persino ad un calo dell'indotto, con forti preoccupazioni per i dipendenti”. Un'analisi drammatica ma altrettanto veritiera quella del numero due del Consiglio comunale della città della Quintana. “Situazione difficile a Foligno, dove da fine mese non vedremo più le insegne della locale Cassa di Risparmio, ora inglobata nella Cassa di Risparmio dell'Umbria, con sede legale a Terni ed uffici operativi a Spoleto”. Detto questo, Mancia torna a sollecitare l'attivazione di un “Comitato locale del credito cittadino” che raccolga, oltre alle banche della città, anche i rappresentanti delle categorie, dei consorzi fidi e dello stesso Comune di Foligno, per coniugare assieme sviluppo e fiducia – spiega – sia nelle nuove generazioni che nella clientela tradizionale. “Le banche devono tornare alla loro principale funzione di concedere credito garantito a persone affidabili, e non limitarsi ad investire in borsa i soldi dei risparmiatori – conclude – nella speranza però che vengano reinvestiti tra imprese e cittadini”.