Una coppia di imprenditori edili del folignate è stata denunciata alla Procura della Repubblica per evasione fiscale. Marito e moglie si sarebbero resi responsabili di evasione fiscale per una cifra che supera i due milioni e mezzo di euro. Per loro è scattato il sequestro preventivo, come previsto dalla legge: beni immobili, titoli e denaro in loro diretta disponibilità per un valore di un milione e cento mila euro .
L'operazione delle fiamme gialle- La Compagnia di Foligno della gurdia di finanza, in esecuzione di specifici provvedimenti emessi dal Tribunale di Perugia, ha sottoposto a sequestro preventivo, finalizzato alla funzionale confisca per valore equivalente, beni immobili, titoli e denaro depositato su conti bancari, per un valore di circa un milione centomila euro, nei confronti di due imprenditori (marito e moglie) che si sono resi responsabili di evasione fiscale.
Le indagini- L'operazione di servizio è scaturita da indagini ed accertamenti eseguiti dalla Gdf nei confronti di due aziende operanti nel settore delle costruzioni edili , al termine dei quali sono state rilevate violazioni all'Imposta sul Valore Aggiunto per un ammontare complessivo di circa due milioni e mezzo di euro.
La legge- Gli imprenditori, responsabili di un'evasione fiscale per importi superiori alle soglie di punibilità previste dall’ 10 ter del D.Lgs. 74/2000 – che sanzionano con la pena della reclusione l'omesso versamento delle imposte- sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia.
Il sequestro preventivo- I finanzieri hanno eseguito accertamenti al fine di rilevare l'esistenza di consistenze patrimoniali di valore equivalente all'imposta sottratta al fisco e, ancora una volta, la naturale predisposizione delle Fiamme Gialle a questo tipo di indagine ha dato importanti frutti: sono stati individuati, infatti, i beni nella disponibilità degli indagati che sono stati oggetto di sequestro preventivo. Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente è un provvedimento di natura eminentemente sanzionatoria adottato dall'Autorità Giudiziaria in ragione della commissione di un delitto, e non pregiudica le attività amministrative di recupero del tributo evaso e di irrogazione delle sanzioni ad opera dell'Agenzia delle Entrate.