Il consigliere comunale Vincenzo Falasca esce dal Partito Democratico, proprio nel momento in cui è partito il nuovo tessermento che prelude alle fasi congressuali, e consegna una nota alla stampa in cui spiega le ragioni della scelta fatta.
“Nei giorni scorsi ho comunicato alla Segretaria del Partito Democratico ed ai membri del Gruppo Consiliare e di Giunta la mia intenzione di non rinnovare l’adesione al Partito.
Si è trattata di una decisione a lungo ponderata, fatta con sofferenza e dispiacere, ma con la consapevolezza che oramai non fosse più “il mio” partito, quello per il quale ho sempre lavorato, nonostante tutto, con passione, dedizione e spirito di servizio. Vado via per asfissia.
Perché mi manca l’aria in un partito che a livello nazionale festeggia il decennale consapevole e quasi orgoglioso del fatto che dello spirito originario che ci mosse nella scelta di costituire il PD non c’è più niente, dopo una mutazione genetica che, in alcuni settori, rende sempre più sfumate le differenze con le politiche del centro-destra, con il quale, tra l’altro, si appresta a stringere un abbraccio mortale per il Paese.
Perché mi manca l’aria in un partito locale, preda di signorotti, capibastone e vassalli che hanno smarrito il senso di una idealità condivisa e di una comunità partecipata, dove le scelte, fatte non si sa dove e da chi, vengono semplicemente ratificate da gruppi ristretti che hanno solo il compito e forse la colpa di dare a queste una finta legittimazione.
Perché mi manca l’aria in una Amministrazione con molti meriti ed alcune mancanze, ma le cui enormi potenzialità sono soffocate e umiliate dai particolarismi autoreferenziali e talvolta interessati di alcuni, dove la progettualità, l’apertura al dialogo ed al confronto, l’attivismo vengono viste con diffidenza ed ostilità, fino a subire ostacoli, attacchi e prepotenze.
E quando manca l’aria non si può lavorare con slancio e nemmeno ragionare con lucidità e con una visione di ampio respiro.
Per tutto questo ho scelto di contribuire a dare volto e voce al disagio ed alla indignazione dei molti e delle molte che in questi anni e in questi giorni, silenziosamente, hanno lasciato il Partito Democratico, non iscrivendosi più, non votandolo più ed allontanandosi dalla partecipazione attiva.
Lo sforzo dei prossimi mesi sarà quello di ricomporre relazioni, rapporti e progetti, per riaprire un confronto nella Città e per la Città, così come avverrà a scala nazionale: ricostruire uno spazio di Centrosinistra che superi le passate frammentazioni e l’autoreferenzialità del PD, recuperando una visione strategica per il futuro.
Lo farò sostenendo ogni sforzo dell’Amministrazione volto a superare le attuali criticità e che isoli i comportamenti inadeguati, con la lealtà e la correttezza che mi ha sempre contraddistinto ed allo stesso tempo rilanciando insieme ad altri ed altre una progettualità ed un attivismo politico di cui, sono convinto, la nostra comunità ha estremamente bisogno.”