Con un decreto firmato dalla Presidente della Regione, Catiuscia Marini, lo scorso 13 gennaio, la Giunta Regionale ha deciso lo scioglimento di 14 Comunanze Agrarie del territorio di Foligno. Se la decisione vera e propria dello scioglimento risale ad una deliberazione del dicembre 2015, desta una certa curiosità il motivo che nella premessa del decreto e come anche citato in una dura nota di protesta dei presidenti delle Comunanze, fa riferimento a mancati adeguamenti di norme sugli usi civici del territorio che andava sanata entro il 1927!
Un errore burocratico che arriva a chiusura dopo 88 anni. Quasi un secolo di vita in cui le Comunanze hanno comunque svolto, bene o male che sia, il loro compito di sorveglianza e gestione dei territori montani e disagiati. Insomma ce n’è voluto del tempo per rendersi conto che qualcosa andava sistemata.
Nel frattempo la Regione per non lasciare un vuoto operativo nei territori ha deciso di indire le elezioni per la costituzione dei Comitati amministrativi delle Amministrazioni Separate dei Beni di Uso Civico.
Di seguito il testo del Decreto regionale:
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 13 gennaio 2016, n. 3.
Scioglimento delle Comunanze Agrarie di Afrile, Arvello, Capodacqua, Cariè, Casale, Cassignano, Collelungo, Forcatura, Morro, Ravignano, Rio e Seggio, Sostino, Sant’Eraclio. Istituzione delle Amministrazioni Separate dei Beni di Uso Civico di Afrile, Arvello, Capodacqua, Cariè, Casale, Cassignano, Collelungo, Forcatura, Morro, Ravignano, Rio e Seggio, Sostino, Sant’Eraclio.
LA PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Vista la legge 16 giugno 1927, n. 1766 e successive modificazioni: Conversione in legge del R.D. 22 maggio 1924, n. 751, riguardante il riordinamento degli usi civici nel Regno, del R.D. 28 agosto 1924, n. 1484, che modifica l’art. 26 del R.D. 22 maggio 1924, n. 751, e del R.D. 16 maggio 1926, n. 895, che proroga i termini assegnati dall’art. 2 del R.D.L. 22 maggio 1924, n. 751; Visto il regio decreto 26 febbraio 1928, n. 332 e successive modificazioni: Approvazione del regolamento per la esecuzione della legge 16 giugno 1927, n. 1766, sul riordinamento degli usi civici del Regno; Vista la legge regionale 17 gennaio 1984, n. 1 e successive modificazioni: Norme in materia di usi civici e sull’uso produttivo delle terre pubbliche; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 1578 del 21 dicembre 2015, con la quale è stato stabilito di sciogliere le Comunanze Agrarie di Afrile, Arvello, Capodacqua, Cariè, Casale, Cassignano, Collelungo, Forcatura, Morro, Ravignano, Rio e Seggio, Sostino, Sant’Eraclio, di istituire le Amministrazioni Separate dei Beni di Uso Civico di Afrile, Arvello, Capodacqua, Cariè, Casale, Cassignano, Collelungo, Forcatura, Morro, Ravignano, Rio e Seggio, Sostino, Sant’Eraclio e di incaricare il Servizio regionale Foreste, Economia e Territorio Montano per l’espletamento delle seguenti formalità: a) indire le elezioni per la costituzione dei Comitati amministrativi delle Amministrazioni Separate dei Beni di Uso Civico di Afrile, Arvello, Capodacqua, Cariè, Casale, Cassignano, Collelungo, Forcatura, Morro, Ravignano, Rio e Seggio, Sostino, Sant’Eraclio; b) procedere alla delimitazione dei territori e alla consegna dei rispettivi patrimoni immobiliari e mobiliari;
3727-1-2016 – BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA – Serie Generale – N. 4
DECRETA
Art. 1
Sono sciolte le Comunanze Agrarie di: — Afrile, — Arvello, — Capodacqua, — Cariè, — Casale, — Cassignano, — Collelungo, — Forcatura, — Morro, — Ravignano, — Rio e Seggio, — Sostino, — Sant’Eraclio.
Art. 2 Sono istituite le Amministrazioni Separate dei Beni di Uso Civico di: — Afrile, — Arvello, — Capodacqua, — Cariè, — Casale, — Cassignano, — Collelungo, — Forcatura, — Morro, — Ravignano, — Rio e Seggio, — Sostino, — Sant’Eraclio.
Art. 3 Il Servizio regionale Foreste, Economia e Territorio Montano è incaricato di espletare i seguenti adempimenti: a) indire le elezioni per la costituzione dei Comitati amministrativi delle Amministrazioni Separate dei Beni di Uso Civico di Afrile, Arvello, Capodacqua, Cariè, Casale, Cassignano, Collelungo, Forcatura, Morro, Ravignano, Rio e Seggio, Sostino, Sant’Eraclio; b) procedere alla delimitazione dei territori e alla consegna dei rispettivi patrimoni immobiliari e mobiliari. Il presente decreto è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Come accennato, non si è fatta aspettare la risposta dei presidenti delle Comunanze Agrarie che lo scorso 25 febbraio hanno messo nero su bianco le loro rimostranze dirette al sindaco di Foligno, Nando Mismetti. I presidenti hanno annunciato anche la presentazione di un ricorso per scongiurare gli effetti del Decreto regionale. Nella nota di protesta inviata alla stampa i presidenti ripropongono un ben noto grido di battaglia ascoltato a Milano non tanti anni fa, “Resistere, resistere, resistere….”. Speriamo solo che non occorra resistere un’altro secolo per mettere in ordine le cose. Di seguito la nota dei presidenti delle Comunanze Agrarie.
LA REGIONE SCIOGLIE D’IMPERIO LE COMUNANZE AGRARIA DI FOLIGNO
La Regione dell’Umbria con una serie di Delibere della Giunta Regionale ha sciolto N. 14 COMUNANZE AGRARIE del territorio montano SENZA PRE-AVVERTIRE NESSUNO né gli organi delle Comunanze né gli utenti delle stesse. Le Comunanze Agrarie di Foligno NON CI STANNO.
In una riunione di giovedì 25 febbraio tutti i Presidenti presenti hanno sottoscritto un documento per chiedere al SINDACO MISMETTI di intervenire per bloccare questo atto autoritario tipico di altri tempi passati.
Con lo stesso atto i Presidenti riuniti nella sede della Comunanza all’interno del Castello di Sant’Eraclio hanno inoltre chiesto l’annullamento delle delibere della Giunta e dei Decreti del Presidente della Giunta regionale di attuazione.
Lo scioglimento si basa su di una eventuale mancata presentazione di una istanza che doveva essere presentata 88 anni or sono, ovvero entro il 1927.
Non si sa se ciò risponda al vero ma i Presidenti affermano che dopo secoli di attività delle Comunanze tesa a salvaguardare il diritto di uso civico sulle montagne di Foligno per un errore burocratico si buttino via Comunanze che sono attive ed a fatica fanno attività per sostenere a loro modo la sussistenza della vita in montagna.
I presidenti hanno annunciato ricorso al Commissario Catalani e non hanno intenzione di abdicare a questo atto di arroganza regionale.
Resistere … resistere … resistere è il motto dei Presidenti che si avvarranno di un legale di Foligno.