Oggi pomeriggio alle ore 17, Palazzo Trinci, verrà illustrato dal sindaco Manlio Marini e dal consulente Luca Fondacci il piano strategico “Foligno città delle opportunità”. Saranno presenti rappresentanti di categorie sociali ed economiche, enti, associazioni di categoria, sindacati, consorzi. Foligno guarda al futuro disegnando il suo orizzonte fino al 2014, un piano che verrà discusso in più appuntamenti. Il successo di questa operazione dipende dalla capacità della società locale di saper innovare il proprio sistema di ‘governance', superare le carenze infrastrutturali, mettere a regime i sistemi produttivi, adeguare le strutture agricole e far crescere il sistema dell'istruzione e della formazione per garantire lo sviluppo dei mercati del lavoro, rafforzare l'inclusione sociale e l'integrazione territoriale.
Come nasce e si sviluppa
Il piano strategico parte dall'attività svolta a Sassovivo nel luglio del 2001, con l'obiettivo di elaborare un disegno unitario per il rilancio della sviluppo socio-economico di Foligno e della sua area, sottoposta ad una intensa fase di ricostruzione per il sisma del 1997. Quel disegno ha trovato riferimento nel patto regionale per lo sviluppo, promosso dalla Regione e sottoscritto dai principali soggetti pubblici e privati nel giugno del 2002. Successivamente nell'aprile del 2003 si è svolto il primo forum dello sviluppo locale, seguito dalla sottoscrizione del patto per lo sviluppo locale del Comune di Foligno. Nel settembre del 2005, ha avuto luogo il secondo forum per lo sviluppo locale nel corso del quale l'amministrazione comunale ha esposto lo stato di attuazione delle azioni del patto di sviluppo del Comune di Foligno. Da lì è stata annunciata la volontà di avviare il processo per la definizione del piano strategico, tenendo conto del forum del centro storico dello scorso anno, di uno studio del Censis e di un altro dell'associazione Nemetria-Intesa Casse del Centro e della relazione dello stato dell'ambiente a Foligno, anche in rapporto all'esperienza maturata da Agenda 21 locale.
Obiettivi
Lo scopo del piano strategico è duplice: definire assieme un'idea dei punti di forza e debolezza dell'area e concordare azioni da intraprendere nel corso dei prossimi anni per realizzare la migliore idea di sviluppo per la città ed il territorio comunale. Le tematiche sulle quali è stata costruita l'indagine di analisi riguardano: popolazione; urbanistica, infrastrutture, offerta insediativa; ambiente ed energia; formazione, innovazione ed istruzione; economia, imprenditorialità, integrazione territoriale; centro storico e nuove centralità; turismo, cultura ed accoglienza; welfare, sicurezza, cittadinanza ed integrazione sociale. Il piano strategico non è l'elenco delle richieste che una comunità rivolge all'amministrazione comunale, né un piano di sviluppo di tipo esclusivamente economico. E' un patto tra coloro che hanno responsabilità in campo pubblico – enti locali e i principali enti pubblici che operano nel territorio – e in campo privato (aziende, associazioni organismi di rappresentanza degli interessi privati).