Francesco Balucani

Termina tra urla festose la gara disputata poche ore fa, al Blasone, tra Foligno Calcio e Hinterreggio. Il successo è giunto inaspettatamente e in modo assolutamente imprevedibile, tutto grazie ad una conclusione vincente della ‘faina dell’area’, Pietro Balistreri. Il Falco allunga a sette la scia di risultati utili consecutivi, ma ciò che più conta è la tanto agognata conquista dei tre punti. Lo sviluppo del gioco a cui si è assistito oggi ricalca a grandi linee il celebre paradosso del calcio: un primo tempo monopolizzato dai biancoazzurri e conclusosi con lo svantaggio degli stessi è stato seguito da un secondo tempo tendenzialmente favorevole alla squadra ospite, ma terminato con la gioia dei padroni di casa. Protagonista indiscusso dei primi trenta minuti di gioco è senza dubbio Riccardo Mengoni, estremo difensore della squadra calabrese, autore di splendidi gesti tecnici in grado di sventare in più occasioni la minaccia del gol. Le insidiose incursioni di Gaeta, Fiordiani e soci non hanno quindi trovato esiti favorevoli, sebbene è doveroso aggiungere come il flusso delle azioni vertesse esclusivamente verso la metà campo difesa dagli ospiti. Il primo tiro in porta dell’Hinterreggio giunge infatti al 33’, e su calcio da fermo per giunta. Poi la beffa. A pochi secondi dallo scadere della prima frazione di gioco, Marguglio imbecca Kharis da calcio d’angolo e quest’ultimo batte Piacenti con un preciso colpo di testa che si deposita in fondo alla rete. Come successivamente affermerà Monaco, lo svantaggio subito condizionerà non poco la prestazione dei falchetti nel corso della ripresa, tanto che le parti sembreranno addirittura invertite. I primi minuti del secondo tempo non regalano in realtà particolari emozioni, ma con i cambi effettuati da Monaco in senso offensivo e il conseguente sbilanciamento che ne deriva, l’Hinterreggio trova coraggio e intelaia un consistente numero di azioni potenzialmente minacciose per i biancoazzurri. Se non che, al 24’ minuto di gioco, Francesco Rampi realizza un gol viziato, con tutta probabilità, dall’irregolarità: tutto parte da una punizione di Fiordiani indirizzata sul secondo palo avversario, Adamo fa sponda verso il centro dell’area e Mengoni blocca, ma in un caos difficilmente sbrogliabile la sfera gli scivola dalle mani e Rampi è lesto ad approfittarne ribadendo in rete. La rete è concessa, ma le polemiche dei calabresi sono molte e probabilmente legittime. La terna arbitrale non sembra infatti essersi accorta di quello che verosimilmente appariva come un intervento falloso ai danni del portiere. Come una parentesi all’interno di una pagina molto più fitta, il pareggio del Foligno non sembra placare la determinazione degli avversari, che dieci minuti dopo sfiorano di nuovo il vantaggio con Laurendi. La conclusione esce di poco a lato. Il Falco continua a soffrire, ma il paradosso del calcio colpisce ancora. Passati quarantadue minuti dall’inizio del secondo tempo, Pietro Balistreri trova la rete del vantaggio e regala ai suoi la gioia della vittoria. La rasoiata vincente realizzata dal bomber biancorosso coglie tutti di sorpresa, ma viene accolta con assoluta esultanza dal pubblico del Blasone. I sei minuti di recupero concessi dall’arbitro Pagliardini non saranno poi sufficienti all’Hinterreggio per raddrizzare le sorti dello scontro e il triplice fischio pone fine alle danze.
In sala stampa Damaschi sembra visibilmente contento del risultato ottenuto, affermando come questi siano “tre punti d’oro per la squadra. Finalmente portiamo a casa una vittoria anziché un pareggio. Nel corso del primo tempo abbiamo letteralmente fatto la partita e nel secondo si è assistito a quella fortuna che prima d’ora sembrava continuamente voltarci le spalle, bisogna essere sinceri. Sono soprattutto contento che abbia segnato Balistreri. Il suo gol lo ha praticamente inventato dal nulla e si merita tutti gli applausi ricevuti. In questi campionati la concretezza è fondamentale, soprattutto per non subire contraccolpi psicologici che, come abbiamo visto, possono creare problemi. Oggi forse è mancato qualcosa dal punto di vista estetico, ma la determinazione dei ragazzi è stata nitida. Adesso dovremo rimanere concentrati e cercare di dare continuità ai risultati.”
Riportiamo quindi le dichiarazioni di Francesco Monaco. “Abbiamo fatto un ottimo primo tempo e siamo stati vicini al vantaggio in più occasioni. Il gol subito probabilmente ci ha condizionato pesantemente e nella ripresa la paura di fallire si è fatta sentire. Ma al di là della sofferenza che certamente ci può stare, ho molto apprezzato la tenacia dimostrata dai ragazzi. Certo, perdere sarebbe stata una beffa dopo un primo tempo del genere. Sono molto contento di ciò che stiamo facendo e di come stiano andando le cose.
Dello stesso avviso non si dimostra Antonio Venuto, allenatore della squadra ospite: “Il calcio non è una scienza esatta. Il risultato finale è stato condizionato da determinati episodi discutibili che andrebbero sicuramente rivisti – il riferimento è al gol di Rampi – ma l’arbitro non ha ravvisato nulla e bisogna rispettare le sue scelte. In realtà sono sicuro che c’erano le condizioni per cui potesse esserci fallo sul portiere. Questo in fondo è il paradosso del calcio. Nel secondo tempo il Foligno non ci ha praticamente mai messo in pericolo, ma l’episodio dell’1-1 ha cambiato le carte in tavola. Non meritavamo di perderla questa partita. La scorsa con il Chieti è successa la stessa cosa e si capisce che, in queste condizioni, risalire la classifica è cosa difficile a farsi. Sapevamo che il Foligno si sarebbe rivelato un avversario ostico, ma non mi aspettavo una squadra tanto fortunata. Grazie alla sua tenacia, sta comunque trovando il modo per uscire dalle sabbie mobili nelle quali noi rimaniamo ancora invischiati. Il Foligno merita la classifica che ha, ma forse noi meriteremmo di spostarci un po’ più in alto. Speriamo che arrivi il bel tempo anche per noi.”
Foto di Marco Ferretti