Ieri sera i Carabinieri di Foligno hanno arrestato una persona per truffa e sostituzione di persona: l’operazione è stata avviata dopo che un anziano religioso di Foligno, si è rivolto all’Arma temendo di essere rimasto vittima di una truffa da parte di una persona che gli aveva chiesto aiuto economico per una famiglia bisognosa.
Da alcuni giorni il sacerdote veniva contattato da un sedicente ‘padre Antonio’ che si presentava come un suo vecchio compagno, in quanto appartenente al suo stesso ordine religioso. L’uomo, che diceva di chiamare da Roma, gli chiedeva sostegno economico per una famiglia bisognosa folignate che si trovava in serie difficoltà economiche, e che rischiava di essere sfrattata perché non riusciva più a corrispondere l’affitto di un’abitazione.
La situazione prospettata, e la presenza di bambini in tenera età, avevano convinto il prelato ad aiutare il collega e quindi la famiglia di Foligno, con una prima elargizione di danaro.
Il truffatore, per ricevere la somma, aveva fornito il numero di una carta prepagata Postepay a cui il prete aveva versato la somma richiesta. Purtroppo però, il falso sacerdote, dopo aver ricevuto il primo accredito, aveva persistito nella sua truffa richiedendo subito ulteriori somme di danaro al vero sacerdote, che, nel giro di alcuni giorni, aveva versato al sedicente ‘collega padre Antonio’ la somma 1.250 euro.
Proprio l’insistenza di queste richieste ha insospettito il religioso, che pertanto aveva deciso di raccontare tutto ai Carabinieri di Foligno, temendo ci potesse essere qualcosa che non quadrava.
E così i Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, hanno organizzato una consegna controllata di danaro: quando il soggetto si è presentato a ritirare la busta lasciatagli dal religioso in un luogo convenuto, ha trovato anche i militari.
A quel punto il sedicente “padre Antonio” è stato smascherato, accertando che era in verità L.F. 58enne di origini campane, già residente ad Alessandria, non nuovo a queste truffe in quanto vivrebbe di questi espedienti.
Per l’uomo, immediatamente arrestato, si sono aperte le porte delle camere di sicurezza fino a questa mattina, quando è comparso davanti al Tribunale di Spoleto dove il giudice nel convalidare l’arresto, ha disposto anche la custodia cautelare nel carcere spoletino.