L’assemblea di Foligno 2030, anche questa volta molto partecipata, ha deliberato all’unanimità, l’entrata nella federazione di reti civiche “Umbria dei Territori”.
Dopo un’estate passata all’insegna di incontri con le diverse realtà civiche regionali, l’assemblea ha ritenuto opportuno abbracciare a pieno titolo i valori ed i principi che uniscono queste diverse realtà all’interno della casa di “Umbria dei Territori”.
Alla base del gruppo civico “UdT” risiede la reale discontinuità con il passato e propone, rispetto alla classica politica dei partiti, un rovesciamento della piramide, che parta dai territori (dal locale) e non dal centro (la Regione). Dalle parole dei fondatori si intuisce subito l’ambizione politica: “UdT nasce per valorizzare le risorse e rispondere ai bisogni dei territori, troppo spesso marginalizzati dall’attuale sistema, e per dare loro rappresentanza verso un nuovo modello di “solidarietà territoriale”.
Un nuovo policentrismo, basato su aggregazioni funzionali (servizi, scuola, trasporti, sanità, imprese) demandando alla Regione il coordinamento.
L’impegno di Foligno2030, forte del suo ruolo di Laboratorio di Partecipazione civica, sarà quello di contribuire con la propria esperienza , le proprie conoscenze e le proprie risorse ad un progetto di lunga durata che guardi al futuro dei territori e della Regione, nell’ottica del consolidamento e dell’istituzionalizzazione delle pratiche di “democrazia partecipativa e deliberativa” come cuore pulsante di un nuovo modo di ripensare la politica, nel segno della discontinuità e della ricostruzione del rapporto fra cittadini ed istituzioni. In questo senso e con questo scopo Foligno2030 aderisce con convinzione ad UdT promettendo piena collaborazione, trasparenza e lealtà.
Foligno2030 aderisce per costruire l’Umbria del Futuro, pensata dal basso, dai territori e dai cittadini sposando i valori dell’Agenda2030 delle Nazioni Unite con il metodo della “democrazia partecipativa e deliberativa”. Per questo si avvicina alle prossime elezioni regionali con la volontà di costruire un programma condiviso che venga prima di un nome da candidare. Quel nome, anch’esso condiviso, sarà postumo alle idee ed avrà il compito di incarnarne i valori ed i principi.