Cronaca

Foibe, cerimonia interrotta da polemiche politiche | Ecco il video

In un clima infuocato dalla campagna elettorale, col ritorno di durissime contrapposizioni su tematiche delicate quanto complesse, a Foligno è bastata una scintilla per far esplodere un ‘casus bellii’ che ha rischiato di diventare un esplosivo caso nazionale. Con il presidente del Consiglio Comunale finito al centro di contestazioni e fischi dal pubblico presente.

L’incidente ‘diplomatico’ – se così si può definire – è andato infatti  a toccare un nervo ancora scoperto, quello della Giornata del Ricordo – ovvero sia il 10 febbraio – dedicato al ricordo delle vittime delle Foibe, in onore della memoria degli italiani della Venezia, Giulia, Istria e Dalmazia gettati nelle cavità carsica dalle truppe comuniste del dittatore jugoslavo Tito. Una vera e propria pulizia etnica che solo recentemente è stata riportata all’attenzione delle istituzioni e della cittadinanza.

Foligno è stata una delle prime città in Italia ad intitolare una via ai Martiri delle Foibe, anche se, per esattezza, trattasi del piazzale parcheggio retrostante i ‘palazzi dell’Holiday Inn’. Alcuni anni fa, un privato, fece posizionare a sue spese un cippo commemorativo e proprio lì si svolge, puntualmente la cerimonia istituzionale.

Quest’anno, a portare il saluto dell’amministrazione comunale è stato, per l’appunto, il presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Borscia con tanto di gonfalone, rappresentanti delle forze dell’ordine, esponenti politici ed istituzionali nonchè membri dell’associazione dei parenti delle vittime delle foibe. Complice, come si diceva, il clima elettorale, particolarmente nutrito il gruppo di cittadini presenti all’appuntamento.

Tutti è filato liscio, in un’atmosfera forse più pesante ed elettrica del solito, anche a seguito dei recenti fatti di cronaca e politica, sino a quando un cittadino ha letto una lunga lettera a nome di una famiglia di Foligno, originaria dell’Istria. In un passaggio dello scritto, veniva messo in correlazione l’attuale fenomeno migratorio con la pulizia etnica subita decenni fa, ed ecco la scintilla.

Il presidente del Consiglio Comunale Alessandro Borscia ha interrotto la lettura della lettera, giunta praticamente all’ultimo capoverso, sostenendo che conteneva ‘riferimenti troppo spinti all’attualità’ e ricordando che l’Italia è in piena campagna elettorale. Un’interruzione che il presidente della massima assise cittadina aveva ritenuto necessario per stemperare l’atmosfera, e che invece ha fatto andare su tutte le furie i presenti, che dapprima hanno rumoreggiato, per poi passare a fischiare ed inviare contro Borscia, invitandolo a lasciar proseguire la lettura della lettera.

Attimi di vera tensione che hanno anche reso necessario l’intervento dei rappresentanti delle forze dell’ordine presenti alla cerimonia, per cercare di calmare gli animi che si stavano eccessiamente infuocando. Il rappresentante delle vittime ha poi ripreso e concluso la lettura del documento, tra gli applausi dei partecipanti.

A riprendere l’intera scena, una cittadina che stava prendendo parte alla commemorazione e che ha poi postato il video sulle bacheche di alcune pagine Facebook particolarmente conosciute a  Foligno. Ne è scaturito un lungo ed aspro battibecco, al quale è intervenuto con dei commenti anche lo stesso sindaco Nando Mismetti.