A causa dell’importante importante focolaio di infezione da Covid-19, l’Istituto Prosperius Tiberino di Umbertide, con oltre 50 positivi, sta ancora vivendo un periodo particolarmente difficile.
La Fp Cgil Umbria ha espresso oggi “la propria vicinanza a pazienti e operatori colpiti, sia in maniera diretta che indiretta. Nel corso dei confronti effettuati tra Rsu e vertici aziendali – scrive il sindacato – abbiamo dovuto prendere atto della decisione dell’istituto di ricorrere alla cassa integrazione, soluzione temporanea per gestire il personale attualmente non impiegabile”.
La Fp Cgil si è detta anche “preoccupata” per le ripercussioni economiche che subiranno i lavoratori e per i tempi incerti di ripresa delle attività, unica condizione per riportare gli operatori al più presto in Istituto.
“Per ripristinare il servizio abbiamo formulato e formalizzato, in sede di confronto, le nostre proposte in termini di mitigazione degli effetti economici della cassa integrazione e di disponibilità a creare percorsi condivisi per riprendere rapidamente e in sicurezza tutte le attività – continua il sindacato – Auspichiamo pertanto una rapida ed efficace risoluzione delle criticità, attraverso un percorso che coinvolga attivamente Prosperius nelle componenti private e istituzionali presenti nel Cda”.