Chi ha una certa età, per intenderci più o meno come la nostra, si ricorderà un gustoso episodio di Carosello che tanto piaceva a grandi e piccoli: quello di Gatto Silvestro che rincorre il canarino Titti e proprio nel momento in cui lo raggiunge e sta per catturarlo, si accorge che il pennuto guanciuto si è appollaiato sopra ad un barattolo di pomodori De Rica e con uno scatto felino rinunciando alla cattura esclama, “Ohh no, su De Rica non si può…”.
Una scena da Carosello è stata anche quella che si è verificata lo scorso 9 gennaio allorquando l’Assessore regionale Giuseppe Chianella, nel corso del consueto Question Time, rispondendo ad una interrogazione del consigliere Claudio Ricci che chiedeva lumi sulle nuove puntate della vicenda Sase – Fly Volare, ha confermato, senza se e senza ma e con scatto felino, la fiducia di tutto l’esecutivo regionale nei confronti del CdA di Sase che deve andare avanti verso nuovi accordi operativi che consentano l’acquisizione di nuove rotte che arricchiscano l’offerta dello scalo aeroportuale dell’Umbria “San Francesco d’Assisi”.
Fiducia riconfermata tale e quale anche durante un breve colloquio telefonico di TO con l’assessore in persona, che ricorda come il CdA sia comunque espressione di molte componenti sociali che hanno interesse nel funzionamento efficiente dello scalo umbro, e quindi non solo di diretta competenza della Regione. Come a dire, se non dicono nulla gli altri sulla questione Fly Volare perché lo dovrebbe fare la Regione da sola?
Insomma su De Rica non si può! Nemmeno di fronte ad un pasticcio, eufemisticamente detto, di cui la Regione non ha memoria per complessità, domande inevase ma sopratutto ostinata e pervicace insistenza degli organi dirigenti di Sase nel voler portare a compimento un accordo con Fly Volare di cui forse si potrebbero trovare in giro delle alette di pollo nostrale cucinato a Perugia al posto delle ali di un aeroplano intero.
Confermato dall’assessore Chianella anche il versamento effettivo nelle casse di Sase dei 250mila euro che Fly Volare ha restituito come prima tranche rispetto ai 500mila graziosamente offerti da Sase nel giugno del 2017 a suggello di un accordo fondato sul nulla di fatto, vista l’assenza di certificazioni effettive per il volo e la mancanza assoluta di qualsivoglia aeromobile con le specifiche più volte dichiarate dal presidente di Fly Volare, Fausto Chiparo. Una gigantesca supercazzola propinata all’ente di gestione dello scalo umbro che a quanto pare ci ha messo diversi mesi a capire che qualcosa non andava. Ci è voluto l’arresto di Chiparo nei giorni antecedenti al Natale per far sì che tutti si accorgessero definitivamente del regalo sotto l’abete natalizio. Un pacco confezionato con il fiocco, di quelli che non ti scordi più.
L’assessore Chianella ci fa sapere inoltre che Sase ha rescisso il contratto con Fly Volare e sta procedendo al recupero dei rimanenti 250mila euro.
Chi non si dà pace per l’accaduto e per la figura da tafazzisti incalliti che il CdA di “Sase-De Rica” sta facendo coram populo è il consigliere di opposizione Claudio Ricci che sentito da TO al telefono, sospira e alza bandiera bianca davanti a cotanta crudeltà mentale. “Ho fatto tutto quello che il mio ruolo di consigliere di opposizione mi consentiva fino al punto di segnalare i fatti alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica”, ricorda Ricci aggiungendo, di aver apprezzato nella risposta dell’assessore Chianella nel corso Question Time, il richiamo ad un progetto futuro dello scalo aeroportuale umbro che guardi a nuove rotte e a nuovi partner, “magari solidi, di respiro internazionale e con gli aerei”, aggiunge spiritosamente il consigliere regionale, che a questo punto resta in attesa di poter visionare tutte le carte dell’affaire Fly Volare, dopo aver fatto richiesta di accesso agli atti.
Ricci aggiunge inoltre di non essere a conoscenza della modalità operativa con cui i 250mila euro sono rientrati in cassa a Sase e nutre qualche dubbio sul futuro dei restanti 250 mila che erano rimasti in pegno alla compagnia italo-maltese in forza di un accordo con scadenza 30 aprile per nuove rotte in compensazione di quelle svanite sotto il sole di agosto del 2017 e da effettuare con aeromobile diverso da quello annunciato in origine.
Un accordo sulla cui esistenza Chianella e Ricci hanno opinioni discordanti. L’assessore, nel Question Time, ne nega l’esistenza mentre Ricci sostiene l’esatto contrario, ricordando quanto dichiarato da Sase in una nota stampa dello scorso 5 dicembre ( “SASE SpA comunica che nella giornata di ieri, martedì 5 dicembre, a seguito dell’avvenuta restituzione di una prima tranche di 250mila euro, è stato raggiunto un nuovo accordo con Blu Jet/Fly Volare. La validità del contratto in essere è stata quindi prorogata al 30 aprile 2018. Se entro tale data la società non effettuerà i voli programmati da/per Perugia, procederà con il versamento dei rimanenti 250mila euro.” ), riconfermando quindi quella ostinazione apparentemente inspiegabile nel voler fare affari con Fly Volare. (CLICCA QUI)
In realtà, leggendo attentamente la nota di Sase, Ricci e Chianella potrebbero avere ragione entrambi perchè Sase, tanto per cambiare, fa un discreta confusione accennando all’inizio di “aver raggiunto un nuovo accordo”, aggiungendo immediatamente dopo di aver proceduto alla proroga del contratto originario in essere. Come se dunque non ci fosse nulla di nuovo rispetto a giugno 2017.
Per l’ennesima volta ribadiamo che sarebbe necessaria una seria riflessione sulle condizioni di salute generale di chi firma accordi con una compagnia aerea che non ha le licenze di volo e nemmanco l’aeroplano. Poteva bastare l’avviso di Enac per chiudere rapidamente la stalla. Ma ormai i 500mila erano già usciti e così a qualcuno deve aver tremato il portafogli in tasca.
Nel frattempo tace Sase di cui si conosce solo l’ultima nota emessa a dicembre 2017 per annunciare una attività cogente per un aeroporto: i concertini di accoglienza per i passeggeri! Precedentemente la società di gestione aveva fatto sapere che si stava viaggiando felicemente verso il pareggio di bilancio. Ora risulta matematicamente poco chiaro come ciò sia possibile visto l’ammanco di 250mila euro ancora in mano agli italo-maltesi sulla cui restituzione sarà necessario fare un atto di fede o recitare un Pater Ave Gloria, sopratutto dopo l’arresto del presidente di Fly Volare, Fausto Chiparo. Se non è una perdita in bilancio questa…
A quanto se ne sa il prossimo 15 gennaio Sase dovrebbe scegliere il nuovo Direttore Generale che prenderà il posto di Piervittorio Farabbi “volato” allo scalo di Lamezia Terme. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa l’ex DG della vicenda Fly Volare, visto che lui c’era.
Come forse sarebbe giusto che qualcuno dei tanti soci di Sase inizi a dire la sua, giusto per far capire che interesse c’è nel progetto industriale di Sase, oltre i concertini di accoglienza per i passeggeri.
Di seguito ad imperitura memoria aggiungiamo ancora una volta tutti i rferimenti di Sase e dei suoi Cavalieri dell’Apocalisse:
Presidente: Dott. Ernesto Cesaretti – Nomina assembleare del 01/07/2016 – Decorrenza incarico 01/07/2016 – Compenso: Euro 35.000 (indennità annua lorda)
Vice Presidente: Ing. Giorgio Mencaroni – Nomina assembleare del 01/07/2016 – Decorrenza incarico 01/07/2016 – Compenso: Euro 10.000 (indennità annua lorda)
Consigliere: Dott. Mauro Agostini – Nomina assembleare del 01/07/2016 – Decorrenza incarico 01/07/2016 – Compenso: Euro 10.000 (indennità annua lorda)
Consigliere: Ing. Umberto Golinelli – Nomina assembleare del 01/07/2016 – Decorrenza incarico 01/07/2016 – Compenso: Euro 10.000 (indennità annua lorda)
Consigliere: Avv. Laura Tulli – Nomina assembleare del 01/07/2016 – Decorrenza incarico 01/07/2016 – Compenso: Euro 10.000 (indennità annua lorda)
Collegio Sindacale:
Presidente: Dott.ssa Anna Maria Serrentino
Componente: Dott. Sandro Paiano
Componente: Dott. Fabio Marchiandi
Societa’ di revisione
Ria Grant Thornton S.P.A.
Organigramma
Presidente:
Dott. Ernesto Cesaretti
Direttore:
In corso di definizione
Caposcalo:
Sig. Aldo Giacche’
Questa invece la compagine societaria al completo indicata per quota azionaria, percentuale posseduta e quota versata, come risulta dall’ultimo bilancio pubblicato al 31-12 2015:
Camera Commercio Perugia (16.858 -37,64% -884.539,26), Sviluppumbria SpA (16.104- 35,96% -844.976,88), Unicredit spa (4.104- 9,16%- 215.336,88), Comune di Perugia (2.799- 6,25%- 146.863,53), Confindustria Umbria (2.482- 5,54% -130.230,54), Comune di Assisi (989 -2,21% -51.892,83), ANCE Perugia (925- 2,07%- 48.534,75 ), Provincia di Perugia (242- 0,54% -12.697,74), Banca Popolare Spoleto (160- 0,36% -8.395,20), S.M.P. srl unipersonale (51- 0,11% -2.675,97), Casse di Risparmio dell’Umbria (38 -0,08%- 1.993,86), Confcommercio dell’Umbria (13 -0,03% -682,11), Comune di Bastia Umbra (7- 0,02% -367,29), Umbria Export Soc. Cons. a r.l. (5- 0,01% -262,35) A.C.A.P. – SULGA (2- 0,00%- 104,94), Aero Club Perugia (2- 0,00% -104,94), Comune di Torgiano (1- 0,00% -52,47), Comune di Marsciano (1- 0,00%- 52,47), Comune di Gubbio (2- 0,00% -104,94 )
TOTALI/ 44.785,00 (azioni)- 100%( possesso)- 2.349.868,95 (capitale versato).
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