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Fly Volare, extraterrestre portami via… | Sase a ruota libera sui 500mila euro | L’indignazione di Claudio Ricci

I segni del destino, come anche quelli della superstizione popolare, se uniti insieme diventano a volte delle miscele esplosive contro cui non basta il treccione dell’aglio alla Franco & Ciccio e nemmeno un esorcismo del compianto Padre Amorth per attenuarne le conseguenze devastanti.

Quando la Sase, più che l’acronimo che dovrebbe indicare la società di gestione dell’Aeroporto dell’Umbria San Francesco D’Assisi, ormai una sorta di nomignolo Hobbitt, ha annunciato che la Compagnia italo-maltese Fly Volare avrebbe restituito la famosa caparra di 500mila euro, versata a babbo morto allo scopo di capitalizzare ben 9 nuove rotte e un aeromobile parcheggiato fisso a Perugia (un Airbus 319 da 122 posti), proprio il giorno venerdì 17 novembre 2017, a molti osservatori si è scatenata una fastidiosa orchite da sfregamento anti -scongiuro.

Si sono anche celebrate delle Messe “rinforzate” con uso smodato di turiboli fumanti allo scopo di evitare l’ira divina, mentre qualcuno pensava anche a sacrifici umani per placare la sete di vendetta del dio degli aeroplani. Ma non c’è stato nulla da fare, il peggio si è materializzato in men che non si dica.

La “500mila”, è rimasta parcheggiata, lei si per davvero, a Malta o in qualche forziere di cui si è persa la traccia. Insomma Sase nostra, “nemmanco” sulla data di restituzione è stata buona a decidere, sempre che quest’ultima non gli sia stata suggerita proprio da quei buontemponi maltesi che, di rimando in rimando, traccheggiano dal mese di agosto sulla faccenda rotte e soldi.

Per la cronaca, brevemente, si sappia che nel frattempo Sase ha incaricato un legale di esperire tutte le pratiche per il recupero coattivo della cifretta. “In relazione alla vicenda Blu Jet/Fly Volare, il Presidente di SASE, Dott. Cesaretti, precisa che l’operatore ha informato l’ufficio legale del gestore aeroportuale che provvederà alla restituzione di una prima tranche di €250.000 entro il prossimo giovedì, 30 novembre”, recita una nota di Sase di ieri, 24 novembre, dalla quale si evince che Fly Volare ha pigolato tenuamente sulla sua intenzione a restituire i soldi ma in due comode rate, la prima di 250mila euro entro il 30 novembre. Per il saldo invece non ci sono indicazioni temporali al momento ma Sase-Hobbitt scrive nel prosieguo della nota, che “Resta nelle intenzioni di Fly Volare attivare nel prossimo futuro operazioni aeree anche sullo scalo umbro, per le quali verrebbe proposto a SASE un nuovo contratto”. Amen Fratelli!

Abbreviando e traducendo dalla lingua di Mordor, 250mila restano a Malta perchè tanto siamo ancora in animo di fare affari con voi.

Certo è che se una cosa così l’avessero detta persino a Paperoga, anche lui avrebbe fatto fatica a trattenersi dall’invadere Malta con un esercito di occupazione.

Nel frattempo però Sase ci fa sapere che sa fare di conto e anzi con una certa dosa di sussiego si spiega urbi et orbi che per il 2017 raggiungere un pareggio o anche un piccolo avanzo di bilancio sarebbe una operazione storica (clicca qui) per cui una piccola coroncina di alloro andrebbe messa di diritto sul capino lustro degli amministratori tutti.

Peccato però qualche inciampo, come quello di Fly Volare o come il fatto che per ottenere il risultato storico del 2017, dal 2000 ad oggi i bilanci della società di gestione si sono inghiottiti mediamente un milione di euro circa di passivo all’anno che sommati ai lavori di ampliamento dello scalo eseguiti in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia (oltre 42 milioni) portano l’impegno di risorse pubbliche alla considerevole cifretta di 60 milioni di soldi di Pantalone.

Ma non basta perchè nel borsellino di Sase transitano anche considerevoli contributi per la promozione dello scalo umbro da parte di Camera di Commercio, Fondazione CaRiPerugia e Regione. Solo recentemente la Fondazione ha versato in cassa 800mila euro che, visto il piccolo utile all’orizzonte e al netto della famosa “500mila dal sen perduta”, da tanto l’impressione che sia quella la vera causa della cifra positiva a bilancio e non il frutto di lavoro aeronautico dello scalo come dovrebbe essere.

Sui dettagli tecnici degli accordi tra Sase e Fly Volare, entra in ballo anche la compagnia Blu Jet che controllerebbe quasi interamente Fly Volare e che sarebbe, come da contratto, anche colei che si dovrebbe accollare le obbligazioni della controllata. Magari i soldi la Sase potrebbe richiederli proprio a Blu Jet nel caso anche il prossimo 30 novembre la prima tranche di restituzione non vada a buon fine.

In tutto questo trambusto alato, chi non si dà pace e combatte come un leone inferocito è il consigliere regionale Claudio Ricci, fustigatore di costumi eccentrici e che di volo in parte se ne intende vista la passione per gli Ufo (clicca qui).

Sono mesi che Ricci sigla a giorni alterni sia sulla sua pagina Facebook che attraverso i comunicati istituzionali dell’ufficio stampa regionale, lettere di fuoco che esprimono tutto il suo disappunto sulla faccenda. Unico politico per la verità a dare corpo a dettagliati j’accuse e a promuovere una segnalazione alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica di Perugia affinchè si accertino eventuali responsabilità. Il “mitico” consigliere regionale si fa trovare poi il 17 novembre proprio davanti alla porta di ingresso dello scalo umbro e con una buona dose di sarcasmo  gira un video  alla Pif per  far constatare a tutti che i soldi non sono rientrati (CLICCA QUI)

In un post “verità” su Facebook, Ricci aveva già sfoderato le carte dell’accordo Sase-FlyVolare:

“L’accordo è stato fatto con Blu Jet (con sede in Roma) ma dando la possibilità (nel contratto, all’articolo n.7) di traferire a Fly Volare (con sede in Malta), anch’essa controllata da Blu Jet al 100%, tutte le “posizioni attive/passive”. Quindi i 500.000 € dati a Blu Jet (in Roma) sono stati trasferiti (probabilmente, ma occorre verificare il flusso finanziario) a Fly Volare (in Malta). Volati via…
È sorprendente anche il fatto che SASE sapeva, al momento della firma, che Blu Jet/Fly Volare non avevano le autorizzazioni, ed infatti nel contratto (articolo n. 9) gli vengono dati 90 giorni per ottenere le licenze. Incredibile: si danno 500.000 € “sperando” che i beneficiari abbiano le autorizzazioni per volare (grazie ad ENAC, controllo aeroportuale, arrivarono subito le diffide).
Ancora: la “manifestazione di interesse”, con cui si sceglie Blu Jet/Fly Volare, dura “solo” 14 giorni e Blu Jet/Fly Volare riceve i due bonifici (200.000 € il primo e 300.000 € il secondo) cinque giorni dopo la firma del contratto garantito “solo”, diciamo noi, da una “dichiarazione di aver sottoscritto un atto di Leasing con una primaria società americana”. 
Quanto il 16 ottobre SASE/Sviluppumbria si sono presentati in II commissione consiliare per “rassicuraci che tutto si sarebbe risolto” in realtà già avevano inviato a Blu Jet/Fly Volare una lettera (il 4 ottobre) dove “chiedevano la restituzione dei 500.000 €”. 
Addirittura nel Consiglio Regionale del 14 novembre (in risposta ad una mia interrogazione), anche in questo caso rassicurante sul recupero dei 500.000 € entro venerdì 17, in realtà già il 3 novembre era stata inviata una “lettera legale” per avviare il recupero in “via giudiziaria”.
Una vicenda fatta di gravi errori, sottovalutazioni e tentativi di “diluire” (le parole sarebbero altre) una situazione ora molto grave trattandosi di risorse pubbliche. “

Inutile dire che il consigliere regionale chiede anche a gran voce le dimissioni dell’attuale CdA di Sase appellandosi, come fulgido esempio di paragone, alle recenti dimissioni del presidente della Figc, Tavecchio. Scrive infatti Ricci su Fb, “Visto che anche Carlo Tavecchio (presidente della federazione italiana gioco calcio) si è dimesso chiedo le “doverose” dimissioni dei responsabili di questo che, ora, “non è più un gioco”. Manca solo il cartellino rosso e il campionato delle supercazzole aeronautiche è chiuso davvero.

Il solitario fustigatore Ricci non si accontenta però delle sole dimissioni del CdA e chiede che anche i soci pubblici, Regione e Sviluppumbria, rispondano della vicenda con le dimissioni persino dell’assessore regionale competente (leggasi Paparelli).

Ma come gli osservatori ed i lettori avranno potuto notare da mesi vige una consegna tassativa, che è quella del silenzio. Nessuno, di coloro che potrebbero, si prende la briga di prendere in mano la patata bollente. Si naviga a vista, tra i comunicati “eccentrici” di Sase, Ricci che si incazza e i maltesi che si preparano alla resistenza armata contro la probabile invasione dell’esercito di Paperoga.

Ma vediamo dunque chi sono in carne e ossa gli artefici di questo fantastico capitolo di avanspettacolo in salsa umbra.

Quello che segue è l’attuale organo di gestione (con compenso a fianco indicato) di Sase (così come risulta dal sito web della società di gestione) (CLICCA QUI)

Presidente: Dott. Ernesto Cesaretti – Nomina assembleare del 01/07/2016 – Decorrenza incarico 01/07/2016 – Compenso: Euro 35.000 (indennità annua lorda)

Vice Presidente: Ing. Giorgio Mencaroni – Nomina assembleare del 01/07/2016 – Decorrenza incarico 01/07/2016 – Compenso: Euro 10.000 (indennità annua lorda)

Consigliere: Dott. Mauro Agostini – Nomina assembleare del 01/07/2016 – Decorrenza incarico 01/07/2016 – Compenso: Euro 10.000 (indennità annua lorda)

Consigliere: Ing. Umberto Golinelli – Nomina assembleare del 01/07/2016 – Decorrenza incarico 01/07/2016 – Compenso: Euro 10.000 (indennità annua lorda)

Consigliere: Avv. Laura Tulli – Nomina assembleare del 01/07/2016 – Decorrenza incarico 01/07/2016 – Compenso: Euro 10.000 (indennità annua lorda)

Collegio Sindacale:

Presidente: Dott.ssa Anna Maria Serrentino

Componente: Dott. Sandro Paiano

Componente: Dott. Fabio Marchiandi

Societa’ di revisione

Ria Grant Thornton S.P.A.

Organigramma
Presidente:

Dott. Ernesto Cesaretti

Direttore:

Ing. Piervittorio Farabbi

Caposcalo:

Sig. Aldo Giacche’

Questa invece la compagine societaria al completo indicata per quota azionaria, percentuale posseduta e quota versata, come risulta dall’ultimo bilancio pubblicato al 31-12 2015:

Camera Commercio Perugia (16.858 -37,64% -884.539,26), Sviluppumbria SpA (16.104- 35,96% -844.976,88), Unicredit spa (4.104- 9,16%- 215.336,88), Comune di Perugia (2.799- 6,25%- 146.863,53), Confindustria Umbria (2.482- 5,54% -130.230,54), Comune di Assisi (989 -2,21% -51.892,83), ANCE Perugia (925- 2,07%- 48.534,75 ), Provincia di Perugia (242- 0,54% -12.697,74), Banca Popolare Spoleto (160- 0,36% -8.395,20), S.M.P. srl unipersonale (51- 0,11% -2.675,97), Casse di Risparmio dell’Umbria (38 -0,08%- 1.993,86), Confcommercio dell’Umbria (13 -0,03% -682,11), Comune di Bastia Umbra (7- 0,02% -367,29), Umbria Export Soc. Cons. a r.l. (5- 0,01% -262,35) A.C.A.P. – SULGA (2- 0,00%- 104,94), Aero Club Perugia (2- 0,00% -104,94), Comune di Torgiano (1- 0,00% -52,47), Comune di Marsciano (1- 0,00%- 52,47), Comune di Gubbio (2- 0,00% -104,94 )

TOTALI/ 44.785,00 (azioni)- 100%( possesso)- 2.349.868,95 (capitale versato).

Vorremmo anche darvi indicazioni utili anche su chi sono gli amministratori di Fly Volare ma al momento sembra che anche il sito web di Fly Volare (che ad agosto era solo parzialmente attivato) sembra essersi smaterializzato dalla rete.

Al suo posto una hompage fissa con il laconico messaggio “We are coming soon…”. ( clicca qui).

E per chiudere con il capitolo, “comunicare è un’arte, mica bruscolini”, vi raccontiamo come il CdA di Sase-Hobbitt mette in guardia chicchessia sul futuro possibile, ma anche non eventuale, di cosa potrebbe accadere a chi si sfila dalla lotta. Nella stessa nota in cui si magnificano le arti gestionali degli eredi di Bilbo Baggins i prodi eroi dell’aria ci fanno sapere che per ripianare le perdite dei bilanci 2015 e 2016 si è provveduto ad abbattere il capitale sociale, fino a portarlo alla consistenza di 1.182.920,00 euro. Una pratica contabile non proprio comune e che, come dire, induce in tentazione ma non libera dal peccato. O i Soci non hanno dichiaratamente voglia di aprire ancora il portafoglio o Sase intende mandare un segnale.


Assemblea Sase, deciso abbattimento capitale sociale per perdite 2015-2016


All Fly Home, letteralmente “tutti volano a casa”, cantava Al Jarreau (CLICCA QUI). Ecco, appunto, tutti! Nessuno escluso.

E al cittadino non rimane che sperare negli Ufo di Claudio Ricci, “extraterrestre portami via….”.

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(modificato h 19,40)