(MAB)- Le donne di Foligno hanno voluto ricordare la tragica morte di Rosa Sequino, cosparsa di benzina e data alle fiamme dall'ex marito, attraverso un Flash Mob che si è svolto ieri pomeriggio in Piazza della Repubblica. I cittadini e le cittadine che hanno partecipato all'iniziativa, dopo aver formato un grande cerchio che ha occupato gran parte della piazza, hanno osservato 2 minuti di silenzio. Pd, Sel, Rifondazione Comunista, Innamorati del Centro, Donne per le Donne e Casa dei Popoli, sono alcuni gruppi, fra partiti ed associazioni, che hanno dichiarato la propria adesione. Un gesto semplice ma forte, che richiama l'attenzione sulle violenze e le umiliazioni che le donne sono costrette a subire ogni giorno, spesso proprio dalle persone che affermano di amarle. Un fenomeno in crescita nella nostra società. Rosa Sequino è morta dopo giorni di sofferenze, lasciando 3 figli minorenni. Un fatto drammatico che riguarda la coscienza di tutti e deve far interrogare anche il mondo della politica sulle strategie da attuare a sostegno delle donne.
L'iniziativa di ieri è stata fortemente voluta dall'assessore alle pari opportunità, Rita Zampolini, che ha creato una pagina su Facebook per raccogliere adesioni. “Vogliamo rinnovare l'impegno contro il femminicidio, contro la violenza e contro una cultura di sopraffazione che vede vittime le donne – ha dichiarato l'assessore Zampolini – l'appuntamento di oggi richiama tutta la città a riflettere su queste problematiche”.
Anche il sindaco Nando Mismetti ha partecipato all'incontro in piazza: “Si tratta di un gravissimo caso di violenza – ha affermato il sindaco – che ha sconvolto l’intera comunità. Il nostro pensiero e la nostra attenzione sono rivolti, in particolare, ai figli, ulteriori vittime di questo episodio. E’ un dramma che deve far riflettere e richiamare tutti a una maggiore attenzione e a un più forte impegno contro i sempre più numerosi episodi di violenza domestica”.
La rappresentazione grottesca e degradante che i media spesso riservano alle donne amplifica la tragicità di certi atti violenti. E' necessario che il cambiamento parta dalle donne stesse, a cominciare dalla riappropriazione dell'identità, del ruolo e della dignità del genere femminile.
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