“Serve un nuovo tracciato della Flaminia rispetto all’attuale, doppia carreggiata con valico ancora più in basso”. Per il consigliere regionale Thomas De Luca (M5S), la chiusura del viadotto tra Strettura ed il valico della Somma richiede un intervento definitivo per risolvere “le perduranti gravi carenze infrastrutturali tra lo Spoletino ed il Ternano”.
De Luca ricorda che i gruppi consiliari del Movimento 5 Stelle alla Regione Umbria e in Comune a Terni più volte si sono occupati della questione, l’ultima volta nel gennaio del 2019 con un interrogazione all’assessore regionale Chianella. “Da allora – lamenta – non si è mossa una paglia“.
Scelta folignate e ricadute economiche
E si interroga sul perché, all’epoca, si decise di raddoppiare solo il tratto Foligno-Spoleto della Flaminia, lasciando il “collo di bottiglia” verso Terni. “La Camera di commercio di Terni nel 2013 – aggiunge il consigliere regionale – condusse tramite Uniontrasporti un approfondimento in cui allegò un’analisi complessiva delle infrastrutture necessarie per rompere l’isolamento del Ternano e ne calcolò i relativi benefici. La conclusione fu che nuovi ed efficienti collegamenti avrebbero modificato le relazioni socio-economiche della bassa Umbria soprattutto nel settore turistico, degli scambi culturali e nel settore immobiliare. Secondo quello studio, il potenziamento infrastrutturale potrebbe provocare un impatto sull’incremento del Pil pari a 224 milioni”.
Per De Luca, quindi, le azioni della Regione dovranno riguardare tutto il territorio, “non più a senso unico“. A cominciare dalle infrastrutture. Un intervento che va nella direzione auspicata dal sindaco di Terni, Latini, per il quale il problema della Flaminia tra Spoleto e Terni va risolto definitivamente.
Spoleto Popolare: meglio completare la Tre Valli
Ma dall’altra parte della Somma, Spoleto Popolare ricorda al sindaco De Augustinis che c’è un altro collegamento che dovrebbe essere promosso con azioni urgenti, in quanto già iniziato e inserito nel Programma delle infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/2001, e che di fatto sembra abbandonato, ed è la prosecuzione della SS685 delle “Tre Valli Umbre” che collegherebbe Spoleto direttamente alla E45. “Un’opera – ricorda Spoleto Popolare – già iniziata e che non dovrebbe essere abbandonata, rimanendo un’opera incompiuta, per perseguire soluzioni diverse che richiederebbero tempi assolutamente maggiori. Infatti un eventuale allargamento della Flaminia non essendo ad oggi minimamente preso in considerazione dal Ministero richiederebbe dei tempi biblici che la nostra Città non è in grado di sopportare”.
Tra l’altro, viene sottolineato, la Tre Valli può beneficiare degli interventi per le aree colpite dal sisma del 2016, dato che il suo completamento “permetterebbe la rinascita di questi territori che purtroppo oggi versano in condizioni di seria difficoltà”.
FdI: segnaletica nell’abitato di Strettura
Fratelli d’Italia pensa nel frattempo alle azioni che si possono mettere in campo da subito per limitare i disagi legati alla chiusura del viadotto della Flaminia fino al 18 dicembre e sollecita le istituzioni competenti a valutare la possibilità ad installare ai limiti delle due periferie della frazione di Strettura idonea segnaletica luminosa che indichi la velocità consentita nel centro abitato.