“Per migliorare lo stato di qualità ambientale delle acque dei fiumi che attraversano il territorio di Bevagna, si interverrà con azioni mirate a breve termine e con l’avvio anticipato di alcune misure contenute nell’aggiornamento del Piano di tutela delle acque”.
È quanto ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Fernanda Cecchini, nell’incontro con il sindaco di Bevagna Annarita Falsacappa che si è svolto nei giorni scorsi nella sede dell’Assessorato regionale. Alla riunione hanno preso parte il direttore regionale per il Governo del territorio Diego Zurli, il direttore del Consorzio Bonificazione Umbra Candia Marcucci ed i tecnici del Servizio regionale per le risorse idriche, dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) Umbria e della Vus – Valle Umbra Servizi (gestore del servizio idrico integrato per l’area in questione).
“Il nostro obiettivo – ha detto l’assessore Cecchini – è quello di attuare con la massima rapidità gli interventi per risolvere le criticità esistenti, legate soprattutto alla scarsa portata dei fiumi. A questo scopo, mi impegno ad attivare ogni possibile canale per reperire le risorse necessarie”.
Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sullo stato di qualità ambientale delle acque dei fiumi Timia, Marroggia, Clitunno e Teverone sulle cui problematiche l’assessore regionale all’Ambiente ha istituito nel dicembre scorso un apposito tavolo tecnico.
“Non hanno riscontrato fenomeni di inquinamento – ha evidenziato l’assessore – le analisi effettuate prontamente dall’Arpa a seguito di alcune segnalazioni; anche la Vus ha confermato che gli impianti di depurazione pubblici non hanno mostrato alcun malfunzionamento strutturale. A condizionare lo stato ambientale dei vari corpi idrici presenti nell’area, secondo i rilievi tecnici, è la fortissima e costante diminuzione delle portate dovuta in particolare ai cambiamenti climatici in corso, con lunghi periodi di scarsa piovosità ed elevate temperature”.
“Agli inizi di settembre – ha detto l’assessore Cecchini – riconvocherò il Tavolo tecnico in cui definiremo le azioni più efficaci da adottare, quali lavori di manutenzione, con il passaggio fondamentale che sarà rappresentato dall’approvazione del Piano di tutela delle acque che contiene misure strutturali per migliorarne lo stato di salute”.
Foto repertorio