Città di Castello

Fitosanitari, in commissione nuova tappa per redigere regolamento comunale

L’attenzione, la sensibilità e la consapevolezza con cui Città di Castello affronta da sempre le questioni di ambiente e agricoltura sono le stesse con cui intendiamo caratterizzare anche il lavoro di redazione del nuovo regolamento comunale per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari, nel quale vogliamo garantire il rispetto delle posizioni di tutte le parti coinvolte e il dialogo che permetta di arrivare a definire scelte che tutelino, sia la salute pubblica, che gli interessi economici della collettività

L’assessore all’Ambiente Massimo Massetti fa il punto sul lavoro di redazione della nuova disciplina comunale in materia, che ha avuto un aggiornamento nell’ultima seduta della commissione “Servizi e Partecipazioni”, annunciando che “dopo l’estate l’amministrazione comunale promuoverà un’iniziativa pubblica alla quale, insieme ai soggetti del mondo agricolo e ambientalista, inviteremo anche Regione, Usl Umbria 1 e Arpa, in modo da avere un quadro chiaro e completo della situazione. In questo modo saremo in grado di definire una proposta di regolamento da portare in commissione e poi in Consiglio comunale”.

Nella riunione di lunedì scorso (26 giugno) l’organismo consiliare ha proseguito il lavoro di ricognizione e analisi avviato a inizio anno dopo l’approvazione all’unanimità in Consiglio comunale dell’odg di Gaetano Zucchini e Francesca Mencagli (Pd), soffermandosi sulle implicazioni per l’ambiente dell’utilizzo dei fitosanitari.

L’agricoltura deve continuare a essere uno dei fulcri dello sviluppo economico del territorio, ma con la garanzia della massima tutela della salute pubblica”, è stato il principio espresso da Iacopo Orlando, Nicola Venturini e Stefano Farinelli di ‘Progetto Valtiberina’.

Il problema del contrasto dei fenomeni di deriva dei prodotti fitosanitari dalle zone di impiego alle aree circostanti (in particolare abitative), della tutela della risorsa idrica e della vigilanza sul rispetto delle normative sono stati alcuni argomenti del confronto, nel quale Luca Nocentini, Leonardo Piervitali e Alessandro Zangarelli del ‘Comitato per la difesa della terra Valtiberina’, sottolineando le preoccupanti situazioni di inquinamento (soprattutto nelle falde acquifere) e i rischi per l’insorgenza di gravi patologie, hanno chiarito come l’esigenza prioritaria sia di “ridurre i pericoli di contaminazione senza mettere in crisi le coltivazioni agricole.

Una regolamentazione dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari non può prescindere dall’affermazione del principio di precauzione, ponendo in essere tutte le azioni che permettano di tutelare la salute pubblica. La questione centrale è l’esposizione della popolazione all’utilizzo dI sostanze chimiche, non la loro presenza nei prodotti agricoli e la loro rispondenza alle regole

I primi ambientalisti sono gli agricoltori. Lavoriamo sotto le norme più stringenti al mondo, nei nostri prodotti in Italia ci sono controlli molto più alti che altrove, anche sul tabacco”, ha aggiunto il presidente di Coldiretti Perugia Luca Panichi, che ha evidenziato come, “stando ai dati ufficiali, questo territorio non presenta una situazione di inquinamento elevata come in altre zone d’Italia, per cui bisogna stare attenti a non diffondere messaggi allarmistici che possono avere ricadute pesanti su opinione pubblica, attività agricole e turistiche”.

L’esigenza di assicurare un livello maggiore di informazione e consapevolezza nella collettività è stata sottolineata da Mencagli (Pd), che ha evidenziato “l’importanza di garantire un dialogo aperto e un dibattito costruttivo tra le diverse posizioni in commissione”, con Sassolini (Fi) che ha rimarcato la necessità di raggiungere “punti di incontro tra agricoltori e ambientalisti per arrivare alla redazione di un regolamento capace di sopperire alle carenze normative e tutelare salute pubblica e interessi economici”. Zucchini (Pd), nel rimarcare “la volontà politica di farsi carico di individuare le migliori soluzioni, tenendo ben presenti evidenze scientifiche e principio di precauzione in un regolamento di prospettiva comprensoriale ma comunque rispettoso delle caratteristiche del territorio tifernate e del lavoro degli agricoltori”, ha riconosciuto la necessità di alzare il livello di attenzione sull’esposizione ai prodotti fitosanitari e sui controlli. Nicola Morini (Tiferno Insieme), ha ribadito la necessità di “superare e disciplinare con il regolamento comunale le questioni non adeguatamente affrontate dalla normativa regionale, per farne un effettivo strumento di tutela della salute pubblica e dell’ambiente”.