Città di Castello

Fitofarmaci, Consiglio unanime “Occorre nuovo regolamento”

Nuovo regolamento per i fitofarmaci, meglio conosciuti come pesticidi: è stato approvato all’unanimità, da parte del Consiglio comunale, l’ordine del giorno del Pd.

Adottiamo un regolamento aggiornato sull’uso dei prodotti fitosanitari, conciliando la protezione delle colture agrarie con le esigenze della salute pubblica

Zucchini

La proposta è stata avanzata dal capogruppo del Pd Gaetano Zucchini e dal consigliere Francesca Mencagli. Nell’evidenziare come il Comune di Città di Castello, con due successive delibere, di cui l’ultima datata 2005, abbia provveduto a integrare le norme specifiche del regolamento di igiene, gli esponenti della maggioranza ritengono importante dotarsi di una disciplina “più completa e aggiornata, che vada a migliorare la normativa attualmente esistente”.

L’esigenza di una revisione del regolamento nasce dalla recente emanazione da parte dell’Unione Europea di norme finalizzate alla riduzione dei rischi associati all’uso dei prodotti fitosanitari e alla promozione di processi di cambiamento delle tecniche di utilizzo verso forme più compatibili e sostenibili, in termini ambientali e sanitari, che sono già state recepite nel 2012 dall’Italia, con l’inserimento nel 2014 nel Piano di Azione Nazionale (PAN) e, a partire dal 2015, dalla Regione Umbria

La Commissione Servizi si faccia carico di approfondire tale tematica  ha aggiunto Zucchini – e di redigere la stesura del regolamento”, richiamando l’attenzione sui potenziali rischi di un uso scorretto dei prodotti fitosanitari.

Mencagli

Ci possono essere pericoli per gli esseri umani, gli animali e l’ambiente – puntualizza Mencaglie per tale motivo i prodotti fitosanitari messi a disposizione degli agricoltori devono essere assoggettati a parametri molto stringenti, al fine di regolamentarne la conservazione, l’utilizzo e quindi l’impatto ambientale e sulla salute degli operatori e dei consumatori”. Mencagli ha infine definito il regolamento “un adeguamento alla normativa già vigente, che vorremmo discutere in apposita commissione con operatori e associazioni di categoria, agricoltori, perché tale settore è un traino per la nostra economia”.

Sono proprio gli operatori professionali per primi, in modo responsabile ed etico, a richiedere e ad attenersi a principi di rispetto delle normative e di cautela, minimizzando così gli aspetti negativi e i rischi connessi

Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme (foto a sinistra), ha sostenuto che “il regolamento, datato 2005, va aggiornato nella commissione preposta. Noi non abbiamo pregiudiziali e voteremo sì. 

Si tenta di recuperare su prodotti che sono inquinanti. C’è un grande ritardo  ha detto Vincenzo Bucci, consigliere di Castello Cambia (foto a destra) – andiamo a rimorchio di Citerna. Non abbiamo pregiudiziali neanche noi. Voterò a favore perché mi sento cittadino e non suddito”.

Anche Marco Gasperi, capogruppo del Movimento 5 Stelle (foto a sinistra), ha annunciato voto positivo, definendo l’odg “molto condivisibile. Il traino dell’agricoltura è reale. Il regolamento deve essere condiviso e dovremmo farne uno nostro”.

Luigi Bartolini, consigliere Psi (foto a destra), ha annunciato che “sanità e ambiente sono due priorità. Costruiamo in commissione, con le varie associazioni di categoria, un regolamento ad hoc. Dovremo ovviamente avere tutte le informazioni al riguardo. Voto sì”.

Riccardo Marchetti, capogruppo Lega Nord (foto a sinistra), ha sottolineato che “alcuni dei fitofarmaci citati sono già regolamentati a Città di Castello. Quale emergenza richiede di stilare un nuovo regolamento?”.

Luciano Tavernelli, consigliere Pd, ha parlato di prevenzione primaria, “rimuovendo i fattori di rischio, in particolare con un’agricoltura biologica e a basso impatto. Noi siamo l’ambiente. Usiamo il compost come concime”.

Valerio Mancini, consigliere Lega Nord (a sx), “Nella commissione regionale sulle patologie, sono emersi dati drammatici che colpiscono la nostra città. L’Arpa ha sostenuto che nelle acque superficiali sono presenti pesticidi (fitofarmaci). Siamo sensibili all’ambiente ma siamo più severi se guardiamo l’incidenza delle malattie. Abbiamo sedimentato nel terreno molecole in tanti anni di agricoltura intensiva. Prendiamo coscienza. I posti di lavoro sono indistintamente posti di lavoro. Il regolamento è l’occasione di trovare una strada diversa e aiutare l’agricoltura ad evolversi. Mi accontento ma la questione vera è più strutturale. C’è anche un problema di prezzo: l’agricoltura si tutela anche in questo modo. Sei aziende, che stanno andando benissimo, hanno rinunciato ai pesticidi. Vuol dire che si può fare”.

Non avevamo la pretesa di sollevare la problematica sull’incidenza delle patologie o sul modello economico ma di regolamentare un aspetto comunque importante” ha riposto Zucchini.

L’ordine del giorno è stato approvato con una modifica, avanzata da Morini (Tiferno Insieme) e poi ripresa da altri, per stralciare dal dispositivo il riferimento a normative già adottate in altri Comuni.