Ricercare nuove forme di collaborazione per sviluppare interventi e prestazioni sociali a fasce sempre più ampie di cittadini, con attenzione particolare ai pensionati pubblici con patologie e disabilità. E’ il senso del protocollo firmato stamani a Perugia, tra la Regione Umbria, l’INPDAP, la Cisl pensionati, Spi Cgil, Uil pensionati. A firmare il documento per la Regione Umbria è stata la vicepresidente con delega al Welfare, Carla Casciari, per l’Inpdap il dirigente regionale, Massimo Muraca, per Spi Cgil, Graziano Massoli, per la Cisl pensinati, Mario Gobbo, per la Uil pensionati Roberto Tortoioli.
“L’INPDAP, la Regione Umbria e le Organizzazioni sindacali regionali dei pensionati, nel rispetto del principio di collaborazione tra le istituzioni, hanno ritenuto opportuno di instaurare un rapporto di collaborazione che avrà durata triennale – ha spiegato la vicepresidente Casciari – L’iniziativa poggia sulla necessità di individuare, progettare e promuovere iniziative finalizzate ad assicurare ai cittadini e in particolare ai pensionati degli enti pubblici, una forte presenza e vicinanza delle istituzioni nei momenti di difficoltà. In un momento di grande sofferenza dal punto di vista economico – ha aggiunto Casciari – è necessario promuovere la concertazione tra soggetti pubblici e privati per individuare progetti mirati e quindi, evitare la dispersione di risorse per la promozione di tutte le iniziative che si dovessero rendere necessarie”.
Durante l’incontro il dirigente dell’INPDAP, Massimo Muraca, ha evidenziato che complessivamente in Umbria gli utenti totali dell’Istituto di Previdenza sono 102.442, di questi 54.831 sono gli iscritti, 47.611 i pensionati:”La delicata congiuntura economica – ha detto – richiama l’attenzione verso le fasce di popolazione che vivono situazione complesse, come appunto quella dei pensionati. Per le amministrazioni è d’obbligo l’attenzione ai bisogni sociali da una parte, mentre dall’altra occorre gestire con grande oculatezza le risorse. In questo contesto, la sinergia è la strada giusta per dare risposte attraverso la progettazione di iniziative”.
Muraca, dopo aver ricordato che quest’anno l’INPDAP ha finanziato con 125 mila euro progetti per i giovani, e con 417 mila euro iniziative per gli anziani, ha reso noto che l’impegno continuerà anche per il prossimo anno e, probabilmente, saranno anche implementate iniziative e risorse”.
E proprio per favorire un investimento efficace anche dal punto di vista economico, durante l’incontro è stato deciso di riunire a gennaio un tavolo tecnico allargato anche ad altri soggetti, per poi dare il via ad una serie di attività, come la rilevazione dei bisogni dei pensionati pubblici, in particolare se affetti da gravi patologie invalidanti della terza età. Sulla base degli input rilevati verrà predisposta la progettazione di nuove iniziative, anche sperimentali da esportare in seguito a livello nazionale.
In particolare per l’area anziani saranno privilegiati i progetti di assistenza a soggetti non autosufficienti e di sostegno alla famiglia dei soggetti affetti da Alzhaimer, nonché sostegno economico attraverso il finanziamento di iniziative in materia di politiche per la casa, impegni nel sociale degli anziani autosufficienti, sviluppo del benessere e introduzione all’utilizzo delle nuove tecnologie. Per l’area della disabilità saranno favoriti progetti mirati a una maggiore accessibilità ai servizi e alle attività finalizzate all’integrazione sociale-culturale, attraverso strutture dedicate.
Per Graziano Massoli dello Spi Cgil, la stipula del protocollo tra Regione, INPDAP e sindacati, “rappresenta un atto di grande coerenza e di rispetto degli impegni in un momento in cui è fondamentale investire le risorse per realizzare progetti che rientrano in un disegno comune”.
Sulla stessa linea anche Mario Gobbo della Uil pensionati, che confermando la grande disponibilità a collaborare, ha precisato che “l’accordo di oggi rappresenta una goccia in un deserto”.
Roberto Tortoioli della Uil pensionati ha evidenziato “la necessità di rilevare i bisogni per programmare iniziative finalizzate e che rispondano alle reali esigenze del territorio”.