In barca, fianco a fianco. Si può combattere anche così il tumore e diventare, nello stesso tempo, testimonianza concreta della vita che rinasce e vince sulla malattia. E’ quanto fanno le Tiber Dragon Lady, oltre 20 donne operate di patologie oncologiche (tumore al seno). Il sogno è diventato realtà ieri mattina (domenica 7 maggio), con la firma del protocollo d’intesa, che ha dato il via al primo progetto sperimentale del Dragon Boat (barca di grosse dimensioni con la testa e la coda di drago per 20 persone), pratica innovativa per la riabilitazione fondata nel 1996.
L’evento vede in prima linea il Canoa Club Città di Castello, guidato dal presidente Sandro Paoloni, insieme all’Aacc (Associazione Altotevere contro il Cancro) con il presidente Italo Cesarotti. Il documento firmato permetterà, infatti, di “integrare e continuare un percorso riabilitativo nell’attività fisica di gruppo, assistita e confacente alle esigenze di recupero e mantenimento delle donne operate al seno o soggetti equipollenti“.
Il presidente Paoloni ha sottolineato come “questo sia solo l’inizio di un lungo percorso”. “Con l’avvento del Dragone – ha aggiunto – uno sport individuale come la canoa, diventa un gioco di squadra: un cambio epocale, ma non abbiamo paura di metterci in gioco perché lo facciamo da 50 anni. Anzi spero che questo progetto possa allargarsi anche ad altre realtà e Comuni”. Il vertice del Canoa Club ha poi letto i messaggi di saluti del presidente del Fick (Federazione Italiana Canoa Kayak) vicepresidente del Coni Luciano Buonfiglio, insieme a quelli degli onorevoli Walter Verini e Anna Ascani, annunciando come quest’ultima si sia impegnata ad “organizzare un evento con il Governo” per questa nuova attività.
L’assessore regionale all’Ambiente Fernanda Cecchini, dopo aver ricordato gli interventi realizzati lungo il Tevere si è soffermata sul protocollo d’intesa: “Il documento – ha spiegato – è già stato portato in giunta ed è stata firmata anche la delibera, qualche giorno prima dell’accordo che il ministro Lorenzin ha firmato con una associazione di Roma. Siamo fra le prime esperienze che concretamente mettono in acqua la barca“.
“Quando ne ho sentito parlare per la prima mi sembrava un progetto irrealizzabile – ha detto Luciana Bassini, assessore al comune tifernate – ma la tenacia e determinazione delle Farfalle, ha portato avanti e realizzato questo sogno. In Umbria siamo la prima canoa Dragon Boat che solca il Tevere. Spero che abbia uno sviluppo importante: come ente faremo la nostra parte”.