Trasimeno

Firmata a Panicale intesa per la valorizzazione e tutela del patrimonio boschivo

E’ stato firmato nei giorni scorsi, nello spazio DigiPASS di Tavernelle, il protocollo d’intesa per una strategia intercomunale di valorizzazione delle risorse forestali dei paesaggi del Trasimeno meridionale e dell’Umbria occidentale. Trentadue comuni umbri (da Perugia al Trasimeno, dall’Orvietano all’Amerino) hanno condiviso un’unica strategia volta alla tutela e gestione sostenibile del patrimonio forestale.

All’incontro hanno partecipato molti sindaci dei comuni interessati, in presenza e da remoto, e il parlamentare Filippo Gallinella (Presidente della Commissione Agricoltura).

Il progetto è promosso dall’Unione dei Comuni del Trasimeno, con Panicale e Piegaro soggetti capofila, ed è stato elaborato dal Dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell’Università degli studi di Perugia.

Si tratta del primo protocollo in Umbria del genere. “Un territorio – fa notare Giulio Cherubini, sindaco di Panicale e presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno – da 80.000 ettari, disboscato nel 1850 per le ferrovie italiane, che, con la strategia europea, vogliamo riportare a primo polmone d’ossigeno regionale, anche nel quadro delle strategie di riduzione di emissioni di anidride carbonica. Dopo la firma di oggi si aprirà una manifestazione di interessi pubblica aperta a tutte le imprese che vogliono partecipare al progetto “Wood 4 Green Umbria” che ha il suo fulcro su Pietrafitta e che ha vari assi di azione uno dei quali legato appunto al legno.

Con questo progetto – continua Cherubini – si mette insieme un territorio estremamente significativo unendo tematiche molto importanti: comunità energetiche, filiera del legno nobile legato alla bioedilizia e produzioni energetiche da fonti integralmente rinnovabili. In questo modo si daranno risposte a quanto previsto da Cop26, dalle strategie europee e dal Pnrr”. A spiegare il progetto è stato Fabio Bianconi del dipartimento di ingegneria civile ambientale che ha sottolineato come già nel 2019, l’Università esra stata coinvolta per attuare un ripensamento di questo territorio e oggi con il PNRR siamo in grado di dare risposte concrete, che partono dalla gestore sostenibile delle foreste che coprono il 60% del il nostro territorio.

“Il legno che si produce in questa zona – ha proseguito Bianconi – è prevalentemente da ardere ora andremo ad inserire anche legno da utilizzo e sfrutteremo a pieno la filiera del legno creando un circuito virtuoso che porti a sfruttare anche il materiale di scarto che può essere utilizzato per l’energia, fino alla polvere del lego che può essere ultimata per le stampanti 3/d. Le nostre foreste diventeranno un importante riferimento per l’innovazione e la ricerca, settore dove l’Università di Perugia può incidere bene e positivamente, integrando poi altre figure che lavorano nel settore ambientale fino ad arrivare all’aspetto sociale legato al territorio. L’equilibrio di un territorio ad ambiente e paesaggio, dove qualità e estetica si fondono con al centro l’uomo”.

Il sindaco di Perugia Andrea Romizi è intervenuto ricordando che: “la politica deve saper prendere decisioni importanti, affidandosi a istituzioni solide come l’Università degli Studi di Perugia, nell’interessa del cittadino, coinvolgendo le imprese a lavorare nel progetto. La rigenerazione urbana passa attraverso questi stadi. Questi sistemi di comunità energetica, servono ad unire comunità e vivere meglio il quartiere o i piccolo comuni.

Prima dei soldi servono idee e progetti costruiti bene e che guardino al futuro. Siamo tutti “connessi” nessuno è in grado di agire in solitaria”.

Roberto Ferricelli sindaco di Piegaro si è detto molto soddisfatto di questo percorso ricordando che anni fa sarebbe quando abbiamo chiesto aiuto all’Università abbiamo fatto la scelta giusta e oggi tocchiamo con mano il risultato.
“Anni fa abbiamo tentato di creare una comunità energetica per creare colonnine di ricarica elettrica – ha detto Marco Moresi Sindaco di Giove – ma non avevamo gli strumenti di legge, ora sono arrivati. Il mio comune si sta muovendo per far realizzare impianti energetici su terreni di cava senza consumare terreno agricolo. Molti investitori hanno risposto questo a dimostrazione che c’è interesse su questo settore”.

Gianluca Sonnini sindaco di Chiusi ha rimarcato la volontà di collaborare attraverso progetti come questo mentre Marsilio Marinelli sindaco di San Venanzo ha riportato il l’interesse che ha avuto la popolazione alla presentazione di questa iniziativa

A chiudere l’incontro è stato il Parlamentare Filippo Gallinella spiega che “Il 60% dell’Umbria è bosco dobbiamo usare questa risorsa in maniera green per creare energia e occupazione”.