L’applaudito ricetto della Tribù Nahars e la maxi ricotta da 40 kg, nella cesta di 1 metro di diametro intrecciata a mano da Genesio Rosati di Paterno, hanno chiuso ieri pomeriggio in piazza Santa Maria, a Vallo di Nera, la 14esima edizione di Fior di Cacio. Il meteo poco favorevole non ha intimorito il gran numero di persone che ha invaso le vie dello splendido borgo della Valnerina e la pioggia caduta nel primissimo pomeriggio di domenica, prima che splendesse di nuovo il sole su Fior di cacio, ha soltanto fatto slittare appena alcune iniziative, come la filatura della mozzarella e l’arrivo della maxi ricotta accompagnata dai Cavalieri della tavola apparecchiata. Grande divertimento ieri anche per il lancio del formaggio, a cura dell’asd Petrignano di Assisi, con delle forme da 6 kg e 2 kg utilizzate come ruzzole.
A Vallo di Nera sono arrivati anche dei numerosi gruppi organizzati, come quelli della Pro loco di Spoleto e dell’associazione Natura Avventura di Perugia. Presenti anche dei gruppi dell’Abruzzo, da Roma e dalle Marche. Ma a scoprire quanto offerto dagli stand e dalle cantine riaperte per ospitare prodotti tipici ed artigianato locale, per l’occasione sono arrivati anche numerosi stranieri. Tutto esaurito anche quest’anno, per l’apprezzato educational “I mille matrimoni del formaggio”, condotto da Renzo Fantucci dell’Università dei sapori e che ha visto l’abbinamento di formaggi, confetture, tartufo e birra e vino. Particolarmente importante anche il convegno di sabato mattina di presentazione del programma delle aree interne, insieme alla Regione, che vedrà per lo sviluppo della Valnerina l’arrivo di 11 milioni di euro (qui l’articolo ed il video della presidente Marini che balla la musica di Fior di Cacio). Sabato pomeriggio grande apprezzamento anche per “Sui sentieri della transumanza”, tanto che invece delle consuete due navette ne sono state riempite tre. Importanti anche i numeri delle degustazioni gratuite della Formaggissima in 3P: sono stati affettati 70 kg di prosciutto e distribuiti 50 kg di formaggio cotto ai ferri, insieme ad un quintale e mezzo di pane.
“Siamo orgogliosi di questa manifestazione che ci impegna con tutte le nostre forze – è stato il commento del sindaco di Vallo di Nera, Agnese Benedetti – vorremmo che la pastorizia sia sempre più salvaguardata e valorizzata ed è con questo intento, oltre a quello di riconoscere quanto hanno fatto i nostri pastori per il nostro territorio in passato, che da 14 anni promuoviamo questo evento”. Il primo cittadino ha quindi voluto ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di Fior di Cacio, con una menzione particolare a Renzo Fantucci, premiato nella giornata di sabato dalla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini per il suo impegno nel promuovere la Valnerina in Italia e nel mondo. “Voglio poi ringraziare – ha aggiunto il sindaco – i dipendenti comunali, le pro loco di Vallo di Nera e Meggiano, i volontari, le signore Nicolina e Nadia, le aziende che hanno sostenuto l’evento e tutti i visitatori. Grazie poi a chi ha animato la manifestazione: i Menestrelli di Vallo di Nera, i Cantori della Valnerina di Ferentillo, il Canto popolare di Giano dell’Umbria, il prestigiatore Marco Rea, il responsabile del museo della ex ferrovia Luigi Fasciglione che ha tenuto una conferenza nella chiesa di Santa Caterina, La Mulattiera che ha messo a disposizione i suoi asinelli per essere cavalcati dai bambini, il dj Doctor Monster che ha fatto ballare tutti sabato sera in piazza fino a tardi. Grazie infine anche a tutti gli espositori arrivati, che non si sono fatti scoraggiare dalla pioggia”.
Finito Fior di cacio, Vallo di Nera si appresta ad ospitare ora un altro evento: il 25 giugno, all’indomani della festa del patrono San Giovanni Battista, infatti, ci sarà la Notte Romantica, appuntamento promosso dall’associazione dei Borghi più belli d’Italia. “Venire qui quella notte porta fortuna!” ha detto il sindaco Benedetti.