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Finte forze dell’ordine, fanno controlli e multano, con l’accredito in Regione

Per anni si sarebbero finti appartenenti alle forze dell’ordine, effettuando pattugliamenti, controlli, elevando multe e svolgendo attività di polizia giudiziaria come guardie zoofile e di sicurezza in manifestazioni pubbliche. Accreditandosi presso la Regione Umbria come associazione di volontariato e di protezione civile, stipulando convenzioni con Comuni e ricevendo fondi pubblici.

La Procura della Repubblica di Perugia ha notificato gli avvisi di conclusione delle indagini a 17 persone, ritenute responsabili a vario titolo dei reati di usurpazione di funzioni, falsità ideologica, truffa aggravata e minacce.

Le indagini avviate a Magione

Le indagini condotte dalla polizia locale di Magione e da personale del servizio Igiene urbana e randagismo della Asl1 erano iniziate nel febbraio del 2020, a seguito del sequestro di un tesserino simile a quello in uso alle forze di polizia. I successivi accertamenti hanno accertato che gli indagati facevano capo ad una associazione di volontariato, con sede legale a Monte Santa Maria in Tiberina e sedi operative a Panicale e Passignano sul Trasimeno. Una associazione riconosciuta a livello regionale anche con incarichi di protezione civile, servizi ambientali, assistenza alla popolazione e ausiliari del traffico. I suoi membri si qualificavano, illegittimamente, anche come guardie zoofile appartenenti ad una fantomatica “Sezione Speciale di Polizia Giudiziaria”.

In virtù di questo falso titolo gli associati effettuavano l’identificazione di persone, inviando in due casi anche comunicazione di notizia di reato alla Procura di Perugia. Ma facevano anche multe, letture di microchip, davano prescrizioni in materia sanitaria sulla detenzione di animali.

Accreditati presso la Regione, convenzioni con i Comuni

L’associazione, esibendo qualifiche mai conseguite, si era accreditata presso la Regione Umbria come associazione di volontariato e di protezione civile, stipulando convenzioni con Comuni e con l’Agenzia forestale regionale. Svolgendo anche servizi d’ordine in occasione di concerti.

Divise di polizia e macchine con i lampeggianti

Nelle tre sedi dell’associazione, sottoposte a perquisizione, sono stati trovati giubbetti anti proiettile, lampeggiatori blu, captatori ambientali, palette col logo del Ministero, manganelli, pugnali, manette.

Tutti gli appartenenti all’associazione indossavano divise uguali a quelle delle forze di polizia, con gradi militari, e viaggiando con macchine di servizio munite di lampeggianti e sirene.