Spoleto

Finta raccolta fondi per terremoto, truffa su Internet | Denunciato 47enne di Roma

Aveva pubblicizzato una raccolta fondi su Facebook a favore di Amatrice e Norcia. Peccato però che l’Iban era il suo ed i soldi, quindi, alle popolazioni terremotate non sarebbero mai arrivati. È per questo che un 47enne residente a Roma, con qualche precedente penale, è stato denunciato a piede libero dai carabinieri della Tenenza di Norcia, coordinati dal tenente Raffaele Falginella.

I militari della Compagnia di Spoleto, guidati dal capitano Marco Belilli, infatti, non sono attivi soltanto sull’intero territorio di competenza per evitare atti di sciacallaggio (diverse già le persone allontanate dalla Valnerina come atto di prevenzione, mentre a Spoleto qualche abitazione dichiarata inagibile è stata presa di mira nei giorni scorsi), ma sono particolarmente attenti anche a ciò che avviene sul web, viste le numerose campagne di raccolta fondi, tra le quali ce ne sono alcune che destano sospetti. Come quella, appunto, della fantomatica Associazione per Terremoti Italia, rivelatasi inesistente dopo i controlli dei militari dell’Arma.

A seguito di complesse indagini telematiche ed accertamenti bancari, è stato quindi scoperto e denunciato dai carabinieri di Norcia un 47enne residente a Roma. L’uomo aveva pubblicato su Facebook – utilizzando un profilo probabilmente creato ad hoc – una richiesta di aiuto per le popolazioni di Norcia ed Amatrice, indicando un codice Iban che poi si è scoperto essere intestato proprio al denunciato. Attraverso un messaggio che puntava ad impietosire chi lo leggeva, abbinato ad alcune foto delle zone devastate dal sisma, il finto filantropo, già gravato da qualche precedente di polizia, ha cercato di ricevere versamenti su di un conto corrente intestato a lui stesso, fingendo che si trattasse dell’Iban di una sedicente “Associazione per Terremoti Italia”. Un post, il suo, che però destava forti sospetti già solo per come era scritto.

La costante opera di vigilanza svolta dai militari dell’Arma fin dalle primissime fasi del sisma, ha permesso di individuare prontamente la possibile truffa, e di evitare così che donazioni fatte col cuore finissero invece nelle mani di persone senza scrupoli, proprio come questo “sciacallo del web”.

La posizione dell’uomo, denunciato per tentata truffa, è ora al vaglio della competente autorità giudiziaria, alla quale è stato richiesto il sequestro del citato conto corrente.