Venti kg di tartufi, per un valore stimato di 80mila euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza in Friuli: erano diretti in Umbria.
Militari della Guardia di Finanza di Palmanova (UD) hanno sequestrato 20 Kg di tartufi – per un valore stimato di oltre 80 mila euro – destinati ad una delle zone d’Italia maggiormente vocate per il pregiato prodotto. Durante un posto di controllo notturno nei pressi del casello autostradale di Palmanova, i finanzieri del Nucleo Mobile hanno fermato per un controllo un furgone condotto da un cittadino rumeno. Insospettiti dall’atteggiamento evasivo e intimorito dell’autista, hanno eseguito un accurato controllo del mezzo nel quale veniva rinvenuto un contenitore in polistirolo avvolto in cellophane, al cui interno si trovava un ingente quantitativo di tartufi bianchi e neri del peso di circa 20 Kg. L’autista si è giustificato dicendo che i tartufi erano destinati ad un suo amico e connazionale residente nel perugino, ma essendo provvisto di qualsivoglia documentazione fiscale, commerciale o che, comunque, potesse attestarne la provenienza e soprattutto la sicurezza alimentare, non si è potuto sottrarre al sequestro della merce per la violazione della normativa europea in materia di rintracciabilità dei prodotti ad uso alimentare I prodotti sono stati inviati per i successivi adempimenti ed esami radiometrici al Dipartimento di Prevenzione dell’ A.A.S. 2 Bassa Friulana – Isontina di Palmanova.
La merce sequestrata, se commercializzata, avrebbe “fruttato” un guadagno in nero quantificabile in oltre 80.000 euro, mettendo a rischio la salute degli ignari estimatori del pregiato prodotto originale e danneggiando gli operatori corretti del settore, oltre che il Fisco.