Corruzione e turbata libertà d'incanto a carico di tre persone, Guardi di Finanza perquisisce sedi di fondazione Milano-Cortina e società di Orvieto
Corruzione e turbata libertà d’incanto a carico di tre persone, la Guardia di Finanza sta effettuando delle perquisizioni nelle sedi della Fondazione Milano-Cortina e di una società di Orvieto – l’ex Vetrya, ora Quibyt – alla quale erano stati commissionate forniture di servizi informatici.
Secondo quanto battuto dall’agenzia di stampa Ansa, le indagini riguardano 3 soggetti indagati a vario titolo nell’inchiesta che riguarda la fornitura di servizi digitali. L’operazione – coordinata dai pm di Milano Francesco Cajani e Alessandro Gobbis e dall’aggiunto Tiziana Siciliano – è estesa anche agli uffici di Deloitte, subentrata all’azienda umbra.
Sotto la lente degli inquirenti ci sono sono l’ex amministratore delegato della Fondazione Milano-Cortina, Vincenzo Novari, un ex dirigente della fondazione, Massimiliano Zuco, e l’imprenditore orvietano Luca Tomasini, ai vertici dell’azienda che si era aggiudicata l’incarico per lo sviluppo dei servizi digitali – per un valore di circa 1,9 milioni di euro – delle Olimpiadi e Paraolimpiadi Milano-Cortina 2026. Sotto la lente della Procura di Milano le varie procedure per gli sponsor tecnologici, per l’assunzione di personale e perfino il tentativo di pilotare il televolo per la scelta del logo delle Olimpiadi invernali. Estranei all’inchiesta i vertici attuali della Fondazione Milano-Cortina.
(ultimo aggiornamento alle ore 14.20)