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Finanza in Regione, acquisizione documenti in atto da giorni “nel mirino” spese dei gruppi

Da questa mattina la Guardia di Finanza è al lavoro negli uffici della Regione dell’Umbria. L’accesso a Palazzo Cesaroni a quanto si apprende è finalizzato all’acquisizione di documenti relativi alle spese dei gruppi consiliari. La Procura della Repubblica, che coordina le indagini avrebbe infatti aperto un fascicolo contro ignoti per presunte irregolarità sulla gestione dei fondi pubblici assegnati ai gruppi consiliari.

I fatti in esame riguarderebbero attività della precedente legislatura ed in particolare le rendicontazione degli anni 2011-2012. Già nel 2013 del resto la Corte dei Conti si era interessata alle spese dei consiglieri regionali e sostennero che le spese rendicontate  “non consentono di ricondurre la spesa a inequivocabili finalità istituzionali”, non solo ma sollevarono anche la questione di una differenza tra spesa rendicontata e documentazione prodotta. Insomma pezze d’appoggio mancanti.

Oggi, l’indagine che ha portato gli uomini della Finanza a scartabellare, fotocopiare e portarsi via faldoni di documenti, non solo oggi, ma sembrerebbe anche negli scorsi giorni, prenderebbe piede esattamente da quell’attività che la Corte dei Conti aveva dichiarato archiviata proprio per l’impossibilità di andare oltre nella comprensione di quella documentazione presentata e descritta come “caotica, disomogenea, non facilmente classificabile” e che avevano portato alla redazione di una relazione durissima. E forse anche agli attuali accertamenti e al fascicolo della Procura.

Sara Minciaroni e Cristiana Mapelli