I gruppi consiliari del Partito democratico e di Foligno Soprattutto hanno deciso di non partecipare al Consiglio straordinario chiesto dalla minoranza e previsto per martedì 24 luglio, sulla situazione della partecipata comunale Fils.
In una nota congiunta dei due gruppi si sottolinea che “la decisione è politica poiché i gruppi Pd e di Foligno Soprattutto, pur nell’assoluto rispetto delle istituzioni, non vogliono essere in alcun modo ostaggio di chi intende speculare sulla azienda, attualmente in liquidazione, e non ha mai fatto sul tema una opposizione seria e costruttiva nel trovare soluzioni condivise, sebbene nel rispetto dei ruoli che in un sistema democratico competono a maggioranza e minoranza.
La situazione della Fils è stata più volte posta all’attenzione della città con Consigli comunali dedicati e varie sedute di Commissione, e, nello scorso mese di giugno sono state dedicate due sedute della Commissione di Controllo o Garanzia alle quali ha partecipato sia il presidente di VUS che il liquidatore di Fils. In quella sede è stato fatto di nuovo il punto di una situazione che per l’amministrazione comunale è chiusa dal momento in cui non si sono concretizzate, dopo molti sforzi, le proposte contenute nel Piano industriale elaborato lo scorso anno per mantenere in attività la partecipata comunale. La sua messa in liquidazione è stata una scelta molto sofferta e dolorosa, resa necessaria dal quadro che si era determinato nel tempo e dal nuovo contesto normativo emerso con l’entrata in vigore della legge sulle partecipate, e molto si è fatto per evitare la strada della messa in liquidazione dell’azienda.
Prima di assumere la più difficile delle decisioni sulla Fils sono stati svolti approfondimenti, anche con il coinvolgimento dei gruppi di maggioranza, audizioni con i vertici dell’azienda e con il collegio sindacale, incontri con i sindacati e con i lavoratori, al fine di trovare soluzioni per salvaguardare l’azienda e garantire condizioni lavorative soddisfacenti ai dipendenti. Non vogliamo dare sponda a chi facendo molto rumore e facendo credere di fare gli interessi della città e degli ex dipendenti della Fils, in realtà strumentalizza la situazione, facendo intravedere che esistono soluzioni che, purtroppo, non sono percorribili. Mantenere un clima arroventato e avvelenato su un tema così delicato non serve a nessuno e, anzi, produce disorientamento, confusione e danni.
Nel frattempo sono state espletate tutte le gare necessarie per far svolgere le attività che prima esercitava la Fils, e l’amministrazione comunale ha fatto il possibile per garantire la continuità lavorativa agli ex dipendenti Fils, anche con l’inserimento, come peraltro previsto per legge, delle necessarie clausole di salvaguardia per consentire la loro assunzione nelle nuove ditte vincitrici delle gare. Non è nostra intenzione sottrarci dal confronto sulla vicenda, ma riteniamo che potrà essere utile riferire alla città quando ci sarà un quadro più chiaro e definito, anche a seguito dell’esame del bilancio 2017, e in un clima di rispetto e di collaborazione.
Rispetto che stentiamo a vedere da parte di chi da un lato chiede la convocazione della massima assise cittadina in via straordinaria su un tema delicato, e dall’altro non si preoccupa minimamente di rispettare l’istituzione e quindi garantire la presenza di almeno un componente della minoranza alla conferenza della settimana scorsa, la sede idonea in cui si potevano stabilire la tempistica e le modalità utili per svolgere davanti alla città un confronto serio e concreto”.