E’ finito in carcere, dopo aver picchiato e filmato con il cellulare i poliziotti che stavano soccorrendo l’amico, in evidente stato di alterazione per l’assunzione di sostanze stupefacenti.
E’ avvenuto in un appartamento di San Sisto, dove i poliziotti erano giunti a seguito di una chiamata perché un uomo era in escandescenza.
Giunti presso l’abitazione, gli agenti hanno avvicinato l’uomo in questione, un cittadino italiano classe 2000, che, visibilmente agitato e aggressivo, ha mostrato chiari segni di alterazione psicomotoria dovuta verosimilmente all’abuso di sostanze stupefacenti.
Dopo averlo contenuto in sicurezza, i poliziotti hanno chiesto l’intervento del personale del 118 che, intervenuto sul posto, ha accompagnato il giovane presso il locale nosocomio per le cure del caso.
Le fasi dell’intervento sono state però intralciate da un conoscente del 24enne – un cittadino italiano, classe 1989, gravato da numerosi precedenti di polizia – che, sopraggiunto nell’appartamento, è andato in escandescenza, iniziando ad insultare gli operatori, riprendendoli con il cellulare e rifiutando di fornire loro le proprie generalità.
Nonostante i tentativi di riportare la calma, l’uomo ha continuato a tenere una condotta oppositiva, ostacolando l’attività dei poliziotti che, per contenerlo, hanno dovuto ricorrere all’uso dello spray urticante. Nell’occorso, uno degli agenti è stato percosso e spintonato a terra, riportando lesioni personali giudicate guaribili in 7 giorni.
Dopo averlo contenuto, il 34enne – che anche durante il tragitto nell’auto di servizio a continuato a tenere un atteggiamento aggressivo, arrivando persino a sfondare con un calcio il finestrino della volante – è stato tratto in arresto per i reato di resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato di beni dello Stato
Su disposizione del pubblico ministero, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza della Questura fino all’udienza di sabato scorso, con il quale l’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.