Torna anche quest’anno un appuntamento che è ormai diventato una costante per l’autunno-inverno di quegli spettatori folignati alla ricerca di un altro modo di fare cinema, stufi di colossal, effetti speciali in 3d, storie d’amore banali o trasposizioni su pellicola di sketch televisivi.
Anche quest’anno il Multisala Politeama decide infatti di affiancare alla normale programmazione figlia dell’ottica da box office, una serie di film che definire d’essai è quasi eufemistico.
Il programma vede così la compresenza di film italiani di registi sconosciuti ai più e di film provenienti da regioni note per tutt’altri aspetti (vedi Albania, Iran, Sud Corea, Israele, Algeria, Giappone, India, Bosnia, Cile…) e per ognuna di queste produzioni ci sono storie da conoscere per comprendere altre realtà, nonché nomination e premi ma assegnati in concorsi meno noti dei soliti Cannes o Venezia.
Sembra paradossale che nel prossimo film in programmazione del suddetto cinema d’essai, il tema sia quello più caro alla mentalità nazional-popolare italica: sullo sfondo c’è infatti il calcio e nella fattispecie ciò che attira maggiormente l’attenzione di pubblico e media: i mondiali. Nello specifico la partita di qualificazione tra Iran e Baharain ai mondiali del 2006. Ma è un pretesto. In Iran infatti, lo stadio è un altro di quei luoghi deputati esclusivamente alla presenza maschile: questo è il motivo che ha spinto il regista a girare un’opera di denuncia sulla condizione femminile, per altri dettagli rimandiamo alla visione. Va detto che tale indagine che è costata al regista una condanna a 6 anni di carcere.
Un plauso dunque va agli organizzatori che hanno creduto nell’iniziativa, smuovendo la curiosità verso un tipo di cinema diverso e sperimentale, riuscendo ad applicare anche speciali tariffe ridotte.
Ad aprire straoridinariamente la stagione del giovedì d’essais, oggi – e solo oggi – sarà proiettata la versione cinematografica restaurata, in parte a Terni, di “Colazione da Tiffany”.