Il capogruppo regionale del PD, Giacomo Leonelli, ha presentato una mozione (in discussione in Aula il 12 gennaio prossimo) con la quale si chiede l’impegno della Giunta a riattivare una Film Commission regionale.
La mozione del segretario regionale del Partito Democratico non tarderà a suscitare discussioni e commenti, forse anche polemiche, sopratutto in quei territori dove da tempo si è fatto anche l’impossibile per creare condizioni attrattive per produzioni cinematografiche, televisive, o comunque relative allo spettacolo. Un esempio per tutti quello delle città di Gubbio e Spoleto con la fiction, Don Matteo, che potrebbero vedere così spostato il baricentro decisionale ed organizzativo delle prossime iniziative in cantiere. Parafrasando, sembra essere arrivato il momento in cui “tra i tanti litiganti, la Regione gode”. Lo strumento proposto non è nuovo. Una Film Commission regionale c’era già stata in Umbria, fino al 2011, con risultati tutti da discutere ancora oggi. Tant’è che alla fine sull’ente erano passati 4 anni di silenzio. Ora Leonelli la ritira fuori dal cilindro, forse anche incoraggiato dai recenti dati di gradimento nazionale e internazionale del territorio regionale, tanto da proporne una sorta di mutante-macchina da guerra, la Fondazione di Partecipazione, che si occupi anche del marketing territoriale, attraverso partnership con enti e privati, oltre che dell’aspetto economico e organizzativo, forse questo il vero core business di una sana Film Commission. La cosa fa tornare in mente altre macchine da guerra, come il mai nato Convention Bureau regionale, che via via nel tempo si sono perdute tra i ragionamenti politici e manageriali di una Regione Umbria che su questi argomenti sempre più spesso pensa prima alla marca della macchina da guidare che al fatto di avere la patente per farlo. Per curiosità, nemmeno tanto curiosa, anche Umbria Jazz è guidata da una Fondazione di Partecipazione.
Sostiene dunque Leonelli, “Nella seduta d’Aula del 12 gennaio prossimo sarà discussa la mia mozione con cui si chiede l’impegno della Giunta regionale a riattivare una Film Commission regionale. Sarà un’importante occasione per valutare insieme le grandi opportunità offerte da questo strumento, sia in termini di marketing territoriale, sia di incentivazione e sostegno delle produzioni cinematografiche e audiovisive con interessanti forme di partnership tra Regione, enti locali e privati, attirando investimenti e razionalizzando le risorse”.
Leonelli lamenta il fatto che “da ormai quattro anni l’Umbria è priva di una Film commission che – ricorda – dall’inizio della sua attività fino al 2011 ha contribuito alla realizzazione di ben 315 produzioni nazionali ed estere, costruendo un patrimonio importante di esperienze e relazioni. Questo strumento di promozione del territorio come location per produzioni audio-cinematografiche – spiega Leonelli – è molto attivo in alcune regioni italiane. In Puglia e Piemonte funzionano in maniera estremamente efficace, proprio attraverso la modalità della ‘fondazione di partecipazione’, sia per ciò che riguarda l’aspetto del marketing territoriale, sia dal punto di vista economico, arrivando a decuplicare il valore delle risorse investite, attivando inoltre un interessante indotto economico produttivo. L’Umbria – conclude Leonelli – ha tutte le carte in regola per mettere insieme una nuova esperienza di Film Commission: l’immagine internazionale della nostra regione, i suoi luoghi, i paesaggi, i borghi, le città, i servizi di cui è dotata sono una risorsa che, anche in questo ambito della produzione artistico-culturale, hanno una unicità e una potenzialità peraltro già sperimentate, che chiede solo di essere sfruttata in maniera efficace e innovativa”.
E che la Forza sia con noi !
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