Dal 3 giugno via libera alle Regioni nella vaccinazione di tutta la popolazione, senza fasce di età. Ma la priorità resta vaccinare i 60enni, dopo che sono state messe in sicurezza le persone più anziane e i soggetti vulnerabili a causa di malattie gravi. Lo ha ribadito il generale Figliuolo fuori dall’ospedale di Perugia, dove ha inaugurato il modulo con le 10 nuove terapie intensive del piano Arcuri, il suo predecessore.
Figliuolo chiede alle Regioni “un occhio vigile” sui 60enni. “Abbiamo ottimi risultati sugli over 80 – ha ricordato – buoni risultati sugli over 70, solo soddisfacenti sugli over 60”.
Spingere dunque su questa categoria, anche con azioni attive per contattare quanti non si sono ancora prenotati. Andando “a tappeto a cercare queste persone”, perché “sono le categorie che più patiscono contro il virus”.
“L’altro occhio attento deve essere sulla popolazione studentesca” ha detto Figliuolo. “Noi dobbiamo riaprire le scuole in sicurezza”. Entro settembre, quindi, anche la fascia degli studenti deve essere vaccinata.
Il generale ha spiegato che ha breve “arriverà l’indicazione di aprire anche ai 12-15 anni”, ragazzi “che sono già inclusi nel piano vaccinale originario”. E per questa categoria saranno coinvolti, sempre su base volontaria, anche i pediatri.
I vaccini che saranno disponibili entro luglio, però, sono sempre le 20 milioni di dosi in arrivo.